La grande azienda di trasporto merci Maersk ha di nuovo sospeso i viaggi nel mar Rosso

Una nave cargo della Maersk
Una nave cargo della Maersk nel 2022 (AP Photo)

Martedì l’azienda di trasporto merci danese Maersk, la seconda più grande al mondo, ha annunciato di aver sospeso di nuovo il transito delle proprie navi attraverso il mar Rosso. Lo aveva già fatto tra il 15 e il 27 dicembre a causa degli attacchi contro diverse navi cargo da parte degli Houthi, il gruppo ribelle yemenita. È tornata sulla decisione di riprendere i viaggi dopo che il 30 dicembre una delle sue portacontainer, la Maersk Hangzhou, ha subito un attacco. Anche l’azienda di trasporto merci tedesca Hapag-Lloyd ha deciso di interrompere il transito nel mar Rosso per la stessa ragione.

Gli Houthi sostengono Hamas nella guerra contro Israele e hanno intensificato i propri attacchi come ritorsione contro Israele dopo l’inizio della guerra nella Striscia di Gaza, rendendo meno sicuro questo mare molto importante per gli scambi commerciali mondiali. Gli attacchi sono in genere diretti verso mercantili che abbiano apparentemente una qualche relazione con Israele.

L’assalto alla Maesrk Hangzhou è stato respinto grazie a un intervento degli elicotteri militari della missione statunitense Prosperity Guardian, che hanno affondato tre delle quattro piccole imbarcazioni con cui gli Houthi avevano attaccato la nave merci. L’Iran, che sostiene gli Houthi, ha inviato una nave da guerra nel mar Rosso: secondo diversi giornali internazionali potrebbe essere una risposta delle autorità iraniane alle attività militari degli Stati Uniti contro gli Houthi. Venerdì il ministro della Difesa della Danimarca, il paese della Maersk, aveva detto che invierà a sua volta una nave da guerra nella regione per sostenere la missione americana.

Maersk ha detto che proseguirà il trasporto merci tra l’Europa e l’Asia circumnavigando l’Africa, usando quindi una rotta assai più lunga.

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