Chi è Emanuele Pozzolo

È originario di Vercelli dove ha iniziato la carriera politica; nel 2015 su Facebook scrisse di non aver mai visto «una pistola sparare da sola»

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Emanuele Pozzolo (Facebook)

Emanuele Pozzolo, il deputato di Fratelli d’Italia proprietario della pistola con cui è stato ferito un uomo di 31 anni durante una festa di Capodanno vicino a Biella, ha 38 anni ed è un consulente legale. È sposato e ha tre figli. È originario di Vercelli, dove ha iniziato la carriera politica prima di essere eletto in parlamento, ed è soprannominato “Manny”.

Da ragazzo aderì ad Azione Giovani, il movimento giovanile di Alleanza Nazionale: in un’intervista a Vercelli24 ha detto che furono «anni bellissimi di militanza pura, tra assemblee studentesche e scontro ad alto tasso ideologico». Non condivise la linea politica dell’allora leader di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini, e per questo uscì dal partito. Nel 2004 fu eletto consigliere comunale indipendente a Vercelli in lista con la Lega Nord. Anche in questo caso alcune divergenze lo convinsero a lasciare il partito per tornare nel partito erede di Alleanza Nazionale, Fratelli d’Italia, di cui è stato portavoce provinciale dal 2012.

A questo periodo risale un suo post diffuso sul suo profilo Facebook e relativo alle armi. Commentando una strage di Roseburg, in Oregon, in cui furono uccise 9 persone, Pozzolo scrisse che «per Obama è sempre colpa delle armi. Eppure io non ho mai visto una pistola sparare da sola. #progun».

Nel 2019 fu nominato assessore comunale alle Politiche giovanili del comune di Vercelli. Apertamente contrario ai vaccini, durante la pandemia Pozzolo mise in difficoltà il sindaco Andrea Corsaro e l’intera maggioranza impegnata nell’organizzazione della campagna vaccinale. Sul suo profilo Facebook scrisse dell’«arroganza pseudo-scientifica di chi mette all’indice esseri umani che non intendono sottoporsi a un trattamento sanitario di natura sperimentale che fa registrare casi di gravi reazioni avverse, quando non addirittura il decesso fisico». Il sindaco cercò di smorzare le polemiche dicendo che Pozzolo aveva parlato a titolo personale.

Nel 2019 scrisse su Facebook un post molto polemico nei confronti di un abitante di Vercelli a cui era stato concesso il reddito di cittadinanza. «Ecco l’Italia: quella dove imprenditori, professionisti e famiglie vengono multati dallo Stato fino al sangue, ma dove migliaia di parassiti vivono alle spalle degli altri». Il destinatario della critica, tuttavia, era un invalido a causa di un trapianto di midollo osseo e in gravi difficoltà economiche. Nel 2021 in occasione dell’8 marzo pubblicò una vignetta sessista che ironizzava sulle capacità delle donne alla guida.

Alle ultime elezioni, grazie alla significativa crescita dei consensi per Fratelli d’Italia, è stato eletto deputato nel collegio Piemonte 2: è componente della commissione Affari esteri. Lo scorso aprile si è dimesso da assessore comunale di Vercelli ufficialmente a causa dell’impegno lavorativo in parlamento. In quello stesso periodo Pozzolo ha avuto uno scontro politico con il resto della maggioranza per via dell’invito del sindaco Corsaro a Gad Lerner per chiudere la manifestazione del 25 aprile.

Sempre sui suoi profili sui social network si descrive come «sensuale, scettico e religioso». Come riferimento politico cita Papa Ratzinger, «uomo fermo e coraggioso, autentico difensore della fede, anima profonda e potente». Fra gli scrittori preferiti ci sono Julius Evola, uno dei filosofi più citati e presi a riferimento dall’estrema destra, e Charles Bukowski, poeta e scrittore statunitense.

In un’intervista a Vercelli24 Pozzolo ha detto: «Sono uno a cui non piace catalogare le persone in buoni e cattivi. Sono un testardo che ama la ruralità e la solitudine, ma direi che non disprezzo anche un po’ di dannunziano divertimento. Forse la definizione migliore di me stesso è quella di anarchico conservatore: amore per la libertà e per i legami eterni. Se sono sicuro della mia idea lotto fino alla fine».