Il presidente statunitense Joe Biden grazierà le persone condannate a livello federale per uso o possesso di marijuana

Una manifestazione a favore della legalizzazione della marijuana fuori dalla Casa Bianca, nel 2016 (AP Photo/Jose Luis Magana, File)
Una manifestazione a favore della legalizzazione della marijuana fuori dalla Casa Bianca, nel 2016 (AP Photo/Jose Luis Magana, File)

Venerdì il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato che estenderà la possibilità di richiedere la grazia a migliaia di persone che in passato sono state condannate per reati federali legati all’uso e al possesso di marijuana. Di fatto nessuno verrà scarcerato, ma la misura è pensata per permettere alle persone che hanno scontato la propria pena di superare le conseguenze legali di una condanna, che in alcuni casi possono rendere molto difficile trovare un lavoro, comprare un’auto o una casa, tra le altre cose.

Inoltre verranno ridotte le pene di 11 persone che stanno servendo condanne considerate eccessive per reati non violenti sempre relativi al possesso di droga, e che se venissero processate oggi probabilmente riceverebbero sentenze molto più clementi.

Biden ha detto che la decisione aiuterà «a realizzare la promessa di una giustizia equa», dato che storicamente le condanne per i reati relativi all’uso, al possesso o allo spaccio di droga prendono di mira le persone nere o ispaniche molto più di quelle bianche. Per esempio, un rapporto della U.S. Sentencing Commission ha calcolato che nel 2022 il 43 per cento delle persone condannate per reati legati al traffico di droga erano ispaniche, e il 28 per cento erano nere.

L’annuncio di venerdì estende un’altra serie di provvedimenti di grazia adottati nel novembre del 2022, poco prima delle elezioni di metà mandato, quando Biden aveva graziato migliaia di persone condannate per possesso di droga a partire dagli anni Settanta. Anche in quell’occasione non c’erano state scarcerazioni, e non è chiaro quante persone avrebbero potuto richiedere la grazia. Si parla di diverse migliaia: il New York Times scrisse che solo fra il 1992 e il 2021 6.500 persone erano state condannate per i reati citati.

Il provvedimento di grazia annunciato venerdì si applica ai reati federali, che sono una minoranza del totale, ma non a quelli statali. Biden ha invitato i governatori ad adottare misure simili: «Così come nessuno dovrebbe stare in una prigione federale solo per l’uso o il possesso di marijuana, nessuno dovrebbe stare nelle carceri statali per lo stesso motivo», ha detto.

Finora 24 stati statunitensi su 50 hanno legalizzato l’uso di marijuana per scopi ricreativi: i primi furono il Colorado e lo stato di Washington, nel 2012, e l’ultimo è stato l’Ohio, lo scorso novembre.