Cosa dice mezzo miliardo di partite a Wordle

Il New York Times ha pubblicato alcuni dati sul suo gioco di parole online, tra cui le parole iniziali più usate e quelle più difficili da indovinare

(AP Photo/Michael Dwyer)
(AP Photo/Michael Dwyer)
Caricamento player

Il New York Times ha pubblicato per la prima volta alcuni dati sull’utilizzo di Wordle, il gioco di parole online che aveva comprato all’inizio del 2022 e che da allora ha avuto una rapidissima diffusione nei paesi anglosassoni e in alcune piccole nicchie anche in Italia. Nell’articolo si legge che «ogni giorno giocano a Wordle milioni di persone» e l’analisi pubblicata riguarda nello specifico mezzo miliardo (precisamente 515 milioni) di partite fatte nell’ultimo anno.

Oltre a individuare le parole più usate per iniziare il gioco e le caratteristiche delle parole più difficili da indovinare, il New York Times ha messo a confronto i comportamenti dei giocatori con le strategie più efficaci secondo WordleBot, un software sviluppato apposta per confrontare i risultati degli utenti umani con quelli di un algoritmo.

Lo scopo di Wordle è indovinare una parola inglese di cinque lettere in un massimo di sei tentativi. Si comincia inserendo una parola (sempre di cinque lettere) che ogni giocatore può scegliere autonomamente, e si procede per tentativi sulla base delle lettere che vengono di volta in volta contrassegnate come grigie (se non fanno parte della parola da indovinare), gialle (se ci sono ma in una posizione diversa) o verdi (se compaiono in quella posizione). Ogni giorno c’è una sola parola da indovinare ed è uguale per tutti in tutto il mondo.

La mossa che fa più la differenza nel gioco è la scelta della parola con la quale si comincia a giocare, poiché in base al numero di lettere che si indovinano sarà più o meno facile e veloce arrivare alla soluzione in meno tentativi possibile. Secondo i dati pubblicati dal New York Times la parola di gran lunga più usata per iniziare Wordle è ADIEU, e la quarta è AUDIO: entrambe fanno parte di una strategia molto diffusa tra i giocatori, che è quella di individuare il prima possibile quali, quante e dove sono le vocali della parola da indovinare (sia ADIEU che AUDIO ne hanno quattro diverse) e poi procedere sulla base di quelle.

Secondo WordleBot però le parole iniziali con cui è più probabile arrivare alla soluzione più velocemente sono STARE, SLATE e CRANE, che sono rispettivamente la seconda, la terza e la sesta più usate. La quinta più usata è RAISE. Sono tutte accumunate dal fatto di avere le vocali A e E, che evidentemente sono anche le più diffuse, e alcune consonanti molto comuni come la S, la R, la C e la T.

Viene fatto notare che non è detto che la parola più efficace per un bot sia anche quella più efficace per un giocatore umano, visto che computer e umani ragionano seguendo logiche e associazioni diverse. Anche i dati sugli utenti del New York Times però confermano che chi inizia con la parola ADIEU impiega in media di più ad arrivare alla soluzione rispetto a chi inizia con SLATE. Inoltre, per chi inizia con ADIEU le probabilità di non arrivare alla soluzione in sei tentativi (e quindi perdere il gioco) sono il 3,6 per cento mentre per chi inizia con SLATE sono l’1,7. Il New York Times specifica comunque che questi dati vanno presi con le molle: per esempio perché ADIEU potrebbe essere una parola molto usata da giocatori più occasionali e meno competitivi, che quindi impiegano più tentativi ad arrivare alla soluzione.

In definitiva, delle prime 30 parole più usate per iniziare il gioco, ADIEU è la prima ma anche quella che porta a risultati peggiori. Nonostante questo l’uso di ADIEU per iniziare il gioco è in aumento e così anche l’uso di STARE e SLATE, mentre CRANE è sempre meno usata.

Un’altra cosa curiosa che emerge dai dati è che in determinati giorni di festa ci sono dei picchi di parole di apertura che hanno a che fare con quella giornata: per esempio a Natale e alla Vigilia MERRY, a capodanno PARTY, a San Valentino CUPID, ad Halloween GHOST. La parola PARTY ha anche un piccolo picco ogni weekend.

Ogni giorno comunque tra le parole di apertura più usate c’è sempre la soluzione: il New York Times infatti dice che ogni 250 parole di inizio inserite una è la parola giusta di quel giorno. Non è impossibile che tirando a caso qualcuno azzecchi la parola al primo tentativo, ma nella gran parte di questi casi i motivi individuati dal New York Times sono altri. Uno è sicuramente che ci sono persone che si fanno dire la parola giusta da altri (o la scoprono per caso) e la inseriscono per migliorare le proprie statistiche di gioco o non saltare il turno. Ma potrebbe esserci anche un’altra spiegazione: e cioè che c’è chi apre il gioco su due dispositivi contemporaneamente e se non indovina in sei tentativi continua a giocare sul secondo. Spesso la parola viene indovinata al settimo tentativo che però viene registrato dal sistema di Wordle come se fosse il primo.

Il New York Times ha concluso anche che le parole più difficili da indovinare iniziano con la J, finiscono con la Y o hanno una doppia lettera da qualche parte. La parola che è stata indovinata con più difficoltà nell’ultimo anno, JAZZY (che vuol dire “jazzistico”), risponde a tutte e tre queste caratteristiche. È seguita da JOKER, NANNY, JUDGE e RIPER.