L’Assemblea Generale dell’ONU ha approvato una risoluzione per chiedere a Israele un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza

La votazione sulla richiesta di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza all'Assemblea Generale dell'ONU a New York, il 12 dicembre 2023 (AP Photo/Bebeto Matthews)
La votazione sulla richiesta di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza all'Assemblea Generale dell'ONU a New York, il 12 dicembre 2023 (AP Photo/Bebeto Matthews)

L’Assemblea Generale dell’ONU ha approvato a larga maggioranza una risoluzione che chiede a Israele «un immediato cessate il fuoco umanitario» nella Striscia di Gaza e «la liberazione immediata e senza condizioni di tutti gli ostaggi e la garanzia dell’accesso per ragioni umanitarie». Hanno votato in favore 153 paesi membri e hanno votato contro 10 paesi tra cui, oltre a Israele, gli Stati Uniti, la Repubblica Ceca e l’Austria. L’Italia si è astenuta insieme a 22 altri paesi, tra cui la Germania, la Lituania, i Paesi Bassi, il Regno Unito, la Romania, la Slovacchia, l’Ucraina e l’Ungheria.

Le risoluzioni dell’Assemblea Generale hanno peso politico ma non sono vincolanti. L’Assemblea aveva già votato su una risoluzione per chiedere una «tregua umanitaria» a ottobre che era stata adottata con 121 voti a favore, 14 contrari e 44 astensioni. Invece la settimana scorsa gli Stati Uniti avevano posto il veto su una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’ONU che chiedeva un cessate il fuoco umanitario, immediato e permanente, nella Striscia di Gaza: le risoluzioni approvate dal Consiglio di sicurezza, al contrario di quelle dell’Assemblea Generale, sono vincolanti in base alla Carta delle Nazioni Unite, il documento fondante dell’organizzazione. I membri permanenti del Consiglio di sicurezza, cioè Cina, Francia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti, possono però mettere il veto e bloccarle.