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  • Mercoledì 22 novembre 2023

Il racconto della deputata francese che ha accusato un senatore di averla drogata

Sandrine Josso ha accusato Joël Guerriau di averle somministrato ecstasy per aggredirla sessualmente

Sandrine Josso, in un video diffuso su YouTube dal canale France 5
Sandrine Josso, in un video diffuso su YouTube dal canale France 5
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La deputata francese Sandrine Josso, che ha accusato il senatore Joël Guerriau di averle somministrato dell’ecstasy per aggredirla sessualmente, ha parlato per la prima volta della sua esperienza in due interviste televisive. Venerdì Guerriau, del partito di centrodestra Horizons, era stato arrestato con l’accusa di aver drogato una donna per aggredirla sessualmente. La donna inizialmente era rimasta anonima, poi si era saputo che si trattava di Josso, deputata del partito centrista MoDem.

Josso ha detto nelle interviste di essersi sentita male dopo aver bevuto un bicchiere di champagne durante una cena a casa di Guerriau, e ha detto di voler sensibilizzare l’opinione pubblica francese sulla «piaga» del cosiddetto drink spiking, cioè la somministrazione di sostanze stupefacenti a una persona a sua insaputa e senza il suo consenso: è una pratica da tempo al centro di diversi casi che hanno riguardato accuse di molestie, violenze sessuali e stupri. «Tutti possono passare quello che ho passato io», ha detto Josso durante un’intervista trasmessa su France 5.

Josso ha descritto Guerriau come un collega e amico di lunga data. Secondo il suo racconto i due avrebbero dovuto cenare insieme al ristorante, ma lui l’avrebbe invitata a casa propria proponendo un posto più tranquillo e appartato. Josso ha detto di aver iniziato a insospettirsi notando che lo champagne che le aveva servito aveva un sapore dolciastro, e che Guerriau avrebbe iniziato ad accendere e spegnere la luce in salotto. Josso ha aggiunto che secondo alcuni medici dell’ospedale Lariboisière, dove era stata portata la notte in cui si era sentita male, accendere e spegnere la luce sarebbe una tecnica solitamente utilizzata per «aumentare l’efficacia della droga».

Josso ha detto di aver successivamente iniziato a sentirsi male, a sudare e ad avere forti palpitazioni, e di aver notato che Guerriau era in cucina e stava riponendo una bustina bianca in un cassetto: «A quel punto, con tutti i sintomi che avevo, ho capito che aveva in mano della droga», ha detto Josso, che a quel punto avrebbe chiamato immediatamente un taxi per andarsene. Guerriau l’avrebbe seguita nell’ascensore, nel cortile e poi all’esterno dell’abitazione. Josso ha detto di essere stata portata in ospedale e di aver «pensato di morire».

La deputata ha successivamente presentato denuncia, e le perquisizioni a casa di Guerriau hanno permesso di trovare dell’ecstasy: l’avvocato di lui ha detto che i fatti sarebbero «molto lontani dall’interpretazione scabrosa che si può dedurre dai primi articoli sulla stampa», e si è detto indignato dal trapelamento di elementi dell’inchiesta sui giornali.

Guerriau è accusato di aver somministrato a una persona, a sua insaputa, una sostanza in grado di alterare il suo giudizio e il suo controllo con l’obiettivo di compiere una violenza sessuale, e anche di possesso e uso di sostanze stupefacenti illegali. Nel frattempo il presidente del Senato Gérard Larcher lo ha invitato a ritirarsi da tutte le attività politiche a causa dell’«estrema gravità» delle accuse che ora deve affrontare.