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  • Sabato 11 novembre 2023

I disordini per la manifestazione pro Palestina a Londra

La polizia ha arrestato 92 contromanifestanti di estrema destra che dopo alcuni scontri avevano provato ad avvicinarsi al corteo

(AP Photo/Alberto Pezzali)
(AP Photo/Alberto Pezzali)
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La polizia di Londra ha arrestato 92 persone dopo i disordini causati da un gruppo di contromanifestanti di estrema destra e di tifosi di calcio che hanno provato ad avvicinare il corteo di solidarietà per la Palestina che si tiene ogni sabato nella capitale del Regno Unito dall’inizio di ottobre, e a cui secondo le stime della polizia questa volta hanno preso parte 300mila persone.

Per il pomeriggio di sabato la polizia di Londra aveva cominciato a prepararsi giorni fa e aveva disposto circa duemila agenti, perché nella zona centrale della città si sarebbero svolte contemporaneamente la manifestazione in solidarietà dei civili palestinesi della Striscia di Gaza e le celebrazioni per il Remembrance Day, o giorno dell’armistizio, che si celebra in alcuni paesi per ricordare la fine della Prima guerra mondiale.

La manifestazione pro Palestina e la commemorazione per il Remembrance Day non avevano a che fare l’una con l’altra, erano programmate in orari diversi ed erano state organizzate separatamente. Il primo ministro britannico Rishi Sunak però aveva criticato le associazioni che organizzano le manifestazioni per la Palestina, presentando come un oltraggio alla memoria la loro decisione di tenere la manifestazione nello stesso giorno in cui si commemora il Remembrance Day. Sunak aveva detto che «organizzare una protesta nel giorno dell’armistizio è provocatorio e irrispettoso» e la ministra dell’Interno Suella Braverman aveva sottolineato il rischio di «disordini, violenza e danni», definendo la manifestazione per la Palestina «una marcia d’odio».

Alcuni dei contromanifestanti del gruppo che ha causato i disordini hanno detto a BBC di aver deciso di radunarsi proprio perché spinti dalle parole di Braverman, che sono state duramente condannate dal sindaco della città, Sadiq Khan, e dal primo ministro scozzese Humza Yousaf.

Nel primo pomeriggio centinaia di tifosi di calcio e appartenenti a gruppi di estrema destra si sono radunati vicino al memoriale di Cenotaph, nel quartiere di Westminster, dove era in corso la celebrazione per il Remembrance Day e hanno sfondato le transenne di metallo che erano state disposte dalla polizia per mantenere l’ordine. Altri disordini e brevi scontri con la polizia (con lanci di bottiglie e altri oggetti) si sono ripetuti poi in altre zone del centro della città, dove le strade erano state chiuse per tenere separata la manifestazione per la Palestina dalle celebrazioni per il giorno dell’armistizio.

Più tardi la polizia di Londra ha fatto sapere che le 92 persone che ha arrestato «fanno parte di un folto gruppo di contromanifestanti che abbiamo monitorato e che hanno cercato di raggiungere la principale marcia di protesta», quella per la Palestina, e di averlo fatto per prevenire episodi violenti. Allo stesso tempo ha fatto sapere sui suoi canali social di essere in cerca di alcuni manifestanti che sono stati fotografati con addosso simboli antisemiti o ripresi mentre cantavano cori contro il popolo ebreo all’interno della manifestazione per la Palestina.