L’ammiraglia Lisa Franchetti è la prima donna Capo di Stato maggiore della Marina statunitense

L'ammiraglia Lisa Franchetti (AP Photo / Jacquelyn Martin)
L'ammiraglia Lisa Franchetti (AP Photo / Jacquelyn Martin)

Il Senato degli Stati Uniti ha approvato la nomina da parte del presidente Joe Biden dell’ammiraglia Lisa Franchetti a Capo di Stato maggiore della Marina militare statunitense. È la prima donna a ricoprire questo ruolo e anche la prima donna a far parte del Joint Chiefs of Staff, l’organo composto dai più alti dirigenti militari del dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Franchetti ha 38 anni di servizio e ha occupato diverse posizioni all’interno della Marina, fra cui la direzione delle forze navali statunitensi in Corea del Sud.

La sua nomina è stata approvata da 95 senatori, mentre il senatore Repubblicano dell’Alabama Tommy Tuberville è stato l’unico contrario. Negli ultimi nove mesi il partito Repubblicano, guidato da Tuberville, aveva impedito al Senato a maggioranza Democratica di confermare le nomine e le promozioni di circa 400 militari, che avevano bisogno dell’approvazione di tre quinti del Senato per passare. Con questo blocco Tuberville e il Partito Repubblicano stavano protestando contro la decisione del dipartimento della Difesa di farsi carico delle spese di viaggio e dei giorni di congedo delle sue dipendenti che devono cambiare stato per abortire in seguito all’eliminazione della sentenza che legalizzava l’aborto a livello federale da parte della Corte Suprema.

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Questa settimana però i senatori Repubblicani hanno deciso di dare la precedenza alle nomine e hanno eletto i primi 61 candidati, spiegando che questa situazione stava mettendo a rischio la sicurezza nazionale degli Stati Uniti durante la guerra in Ucraina e quella fra Israele e Hamas. Il senatore Repubblicano dell’Alaska Dan Sullivan ha criticato Tuberville dicendo che «le carriere delle truppe statunitensi vengono punite per una disputa politica con cui non hanno nulla a che fare e che non hanno il potere di risolvere».