La Federal Reserve ha lasciato ancora invariati i tassi di interesse

Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell (Kevin Dietsch/Getty Images)
Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell (Kevin Dietsch/Getty Images)

Nella riunione del Consiglio che si è svolta mercoledì la banca centrale statunitense, la Federal Reserve (FED), ha deciso di lasciare i tassi di interesse di riferimento invariati per la seconda volta di fila: l’ultima volta che aveva deciso un rialzo era stata a luglio, quando erano stati aumentati di 0,25 punti percentuali per ridurre l’inflazione, portandoli tra il 5,25 e il 5,5 per cento, un livello che non raggiungevano da 22 anni.

I tassi d’interesse sono quelli a cui le banche centrali prestano denaro alle altre banche, in pratica il costo del denaro. Tradizionalmente, il rialzo dei tassi è lo strumento migliore a disposizione delle banche centrali per mettere l’inflazione sotto controllo, perché aumentando il costo del denaro si riducono i fenomeni che portano a un aumento dei prezzi.

L’ultima volta che la Federal Reserve ha abbassato i tassi d’interesse era stato nel marzo del 2020, per contrastare gli effetti della pandemia da coronavirus sull’economia. Con l’aumento dell’inflazione aveva deciso di iniziare a rialzarli a marzo del 2022, e da allora ogni riunione del Consiglio ha sempre deciso un aumento: le uniche eccezioni sono state a marzo di quest’anno e nelle ultime due riunioni, quando sono stati appunto lasciati invariati. Nel giro di un anno e mezzo ha portato i tassi a un livello storicamente alto per combattere un’inflazione che non si vedeva da decenni. Grazie anche a questa politica negli ultimi mesi l’inflazione si è ridotta negli Stati Uniti e l’aumento del costo della vita è diventato progressivamente meno intenso.

Secondo la maggior parte degli osservatori la decisione della FED si spiega col fatto che l’attuale livello dei tassi è molto alto e potrebbe essere sufficiente tenerlo così per un tempo prolungato per far scendere ulteriormente l’inflazione. È una strategia in linea con quanto deciso anche dalla Banca Centrale Europea, che proprio la settimana scorsa aveva annunciato per la prima volta dopo un anno e mezzo di voler lasciare i tassi di interesse invariati.

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