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  • Martedì 31 ottobre 2023

Il bombardamento israeliano sul più grande campo profughi di Gaza

Ha detto di aver colpito infrastrutture militari di Hamas, ma nell'attacco sono state uccise decine di civili

Palestinesi sfollati dopo i bombardamenti israeliani nel campo profughi di Jabalia (Fadi Wael Alwhidi/dpa)
Palestinesi sfollati dopo i bombardamenti israeliani nel campo profughi di Jabalia (Fadi Wael Alwhidi/dpa)
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Martedì pomeriggio l’esercito israeliano ha bombardato il campo profughi di Jabalia, che è il più grande degli otto presenti nella Striscia di Gaza e si trova a nord, a pochi chilometri dalla città di Gaza. Decine di persone sono state uccise tra la popolazione civile, anche se non è ancora chiaro quante di preciso, e ci sono molti feriti. Diversi edifici sono stati distrutti. L’esercito israeliano ha detto di aver attaccato l’area per colpire infrastrutture militari di Hamas e ha detto di aver ucciso diversi membri del gruppo, ma non ha commentato l’uccisione di civili. Sono passati cinque giorni da quando l’esercito israeliano è entrato con mezzi e uomini nella Striscia di Gaza. Inizialmente era sembrata un’incursione limitata nel tempo e nello spazio, come altre precedenti fatte fino a quel momento, ma poi le cose sono cambiate: le forze israeliane sono nella Striscia da allora e quella che era un’incursione si è trasformata in un’invasione. Testimonianze sul campo, immagini satellitari e informazioni fornite da entrambe le parti in guerra lasciano pensare che l’esercito israeliano si stia progressivamente avvicinando alla città di Gaza da tre diverse direzioni, probabilmente con l’intento di accerchiarla.

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