Il sindacato statunitense United Automobile Workers ha raggiunto un accordo provvisorio anche con General Motors, l’ultima azienda contro cui stava scioperando

(AP Photo/Mike Householder)
(AP Photo/Mike Householder)

Il sindacato statunitense del settore automobilistico United Automobile Workers (UAW) ha trovato un accordo provvisorio per il rinnovo dei contratti anche con General Motors, l’ultima grande azienda contro cui stava scioperando. Negli scorsi giorni UAW aveva raggiunto un accordo anche con Ford e Stellantis (a cui appartengono Fiat, Chrysler e Jeep, tra gli altri), terminando così uno sciopero durato un mese e mezzo. I tre accordi dovranno essere ratificati dagli iscritti al sindacato per entrare in vigore, ma nel frattempo UAW ha detto ai lavoratori di interrompere gli scioperi. I nuovi contratti hanno condizioni simili in tutte e tre le aziende, e prevedono un aumento salariale del 25 per cento nell’arco di quattro anni e mezzo.

Dello sciopero si era parlato molto sia per le sue dimensioni, dato che era arrivato a coinvolgere circa 45.700 lavoratori e le tre aziende note come le “Big Three”, sia perché era diventato un tema della campagna elettorale per le elezioni statunitensi del 2024: il presidente Joe Biden si era unito a un picchetto di operai in sciopero davanti a una fabbrica di General Motors (il primo presidente della storia a fare una cosa simile), mentre l’ex presidente Donald Trump, che potrebbe essere il principale avversario di Biden alle presidenziali del 2024, aveva tenuto un discorso in una fabbrica i cui operai non fanno parte di alcun sindacato.

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