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  • Lunedì 30 ottobre 2023

A Jude Bellingham sta riuscendo tutto

Dopo aver battuto ogni record di precocità, il calciatore inglese del Real Madrid risolve da solo le partite ed è favorito per il premio Raymond Kopa

(AP Photo/Joan Monfort)
(AP Photo/Joan Monfort)

L’inglese Jude Bellingham non è un centravanti, non gioca in attacco, eppure da inizio stagione ha già segnato 13 gol, in media uno a partita: è l’unico centrocampista tra i primi venti marcatori dei maggiori campionati di calcio al mondo in questa stagione, che sono tutti attaccanti di ruolo, come Erling Haaland, Lautaro Martinez e Kylian Mbappè. Tra questi venti è anche il più giovane, avendo compiuto vent’anni a giugno, appena prima di passare dalla sua precedente squadra, il Borussia Dortmund, a quella attuale, il Real Madrid.

Gli ultimi due gol li ha segnati sabato nel “classico” del campionato spagnolo contro il Barcellona, che il Real Madrid ha vinto in rimonta proprio grazie a lui. Dopo aver chiuso in svantaggio il primo tempo, Bellingham ha segnato con un tiro dalla distanza il gol del pareggio e nei minuti di recupero si è fatto trovare nel punto esatto per mandare in porta una palla arrivata in area. Prima del pareggio il Real Madrid non stava giocando affatto bene, e anche per Bellingham non sembrava una gran giornata. Eppure è bastato un gol da fuori area, calciato quasi da fermo, per cambiare radicalmente la sua partita e quindi del Real Madrid, come spesso è successo nelle ultime settimane.

Per il suo inizio di stagione viene ritenuto il calciatore più forte al mondo in questo momento, e per tutti questi motivi è tra i favoriti per il premio Raymond Kopa al miglior giocatore under 21 (già sfiorato due anni fa).

Raramente si è visto un giocatore così precoce come Bellingham, che in neanche cinque anni di carriera tra i professionisti ha già ottenuto moltissimo. Esordì con il Birmingham, la squadra della sua città, a 16 anni e 38 giorni, cosa che lo fece diventare il più giovane esordiente di un club con quasi 150 anni di storia. Nella sua unica stagione al Birmingham impressionò a tal punto per impatto sulla squadra e costanza nel rendimento che dopo 41 presenze e 4 gol fu acquistato dal Borussia Dortmund per oltre 30 milioni di euro. La cessione di Bellingham permise inoltre al Birmingham di evitare un probabile fallimento: anche per questo motivo la squadra decise di ritirare la sua maglia numero 22, cosa mai successa prima per un calciatore di soli 16 anni.

Bellingham ha poi continuato a crescere nel Borussia Dortmund, una squadra che negli ultimi anni ha puntato molto sui giovani, anche stranieri, con ottimi risultati, soprattutto dal punto di vista individuale. Nelle tre stagioni passate in Germania, Bellingham è diventato il più giovane marcatore del Dortmund in Champions League, il più giovane di sempre a raggiungere le cento presenze con la squadra e anche il giocatore più giovane a essere scelto come capitano nella storia della Bundesliga tedesca.

L’ultima stagione in Germania è stata la migliore della sua carriera, con 14 gol in 42 presenze, anche se il Borussia Dortmund l’ha terminata perdendo la Bundesliga all’ultima giornata. In estate è passato al Real Madrid, che lo aveva già individuato da tempo come uno dei candidati per ricostruire il suo storico centrocampo titolare formato da Casemiro, Toni Kroos e Luka Modric (il primo ha già lasciato Madrid, gli altri due lo dovranno fare a breve, per questioni d’età).

Bellingham è stato pagato oltre 100 milioni di euro e il Real gli ha dato la maglia numero 5 che fu di Zinedine Zidane, il giocatore a cui Bellingham dice di ispirarsi. Certe movenze che ha in campo ricordano in effetti quelle del campione francese, anche se oltre alle caratteristiche da centrocampista tecnico e con grande visione di gioco (un cosiddetto “numero 10”), Bellingham aggiunge una familiarità con il gol che neanche certi attaccanti hanno: segna dalla distanza, su inserimento, da dentro l’area, di testa. In tredici partite ha già superato di un gol il record di marcature stagionali di Zidane in una singola stagione. Intanto, complice l’impatto avuto in questi mesi, la sua maglia è già fra le prime tre più vendute del Real Madrid.

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