Il Lucca Comics & Games è diventato troppo grande per Lucca?

L'ambientazione nel centro storico medievale della città è uno dei punti centrali dell'evento, ma porta con sé qualche disagio

Le strade di Lucca durante il Lucca Comics & Games 2022 (Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)
Le strade di Lucca durante il Lucca Comics & Games 2022 (Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

La città toscana di Lucca ha poco più di 88mila abitanti. Si sviluppa attorno a un centro storico cinto da antiche mura rinascimentali, che in un giorno qualunque si può attraversare da una parte all’altra in un quarto d’ora circa. Durante l’anno le vie del centro – piuttosto strette, e anche per questo molto caratteristiche – e le tantissime chiese della città attirano un flusso stabile e tranquillamente gestibile di turisti. Almeno una volta all’anno, da più di un decennio, c’è però un evento frequentato da un numero talmente grande di persone da causare inevitabilmente grossi disagi sia agli abitanti che ai visitatori della città. È il Lucca Comics & Games, una delle più amate e frequentate fiere al mondo per gli appassionati di fumetti, giochi da tavolo, serie TV e cultura pop.

La manifestazione si tiene nel centro storico dal 2006, e da anni attrae centinaia di migliaia di persone: l’anno scorso sono stati venduti 320mila biglietti, a cui vanno aggiunte migliaia di persone che non comprano il biglietto ma passano comunque quei giorni in città solo per osservare i cosplayer, ovvero le tantissime persone vestite da personaggi di film, fumetti e cartoni animati che popolano le strade della città in quei giorni. Nel 2023 sarà tra il primo e il 5 novembre: gli ultimi biglietti sono ancora in vendita, ma al 14 ottobre ne erano già stati venduti 220mila.

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Il Lucca Comics & Games è attualmente organizzato dalla società Lucca Crea, un’azienda partecipata del comune di Lucca. Ha cambiato nome e formato molte volte negli anni, ma esiste in una forma o nell’altra dal 1966, quando si tenne per la prima volta quello che all’epoca si chiamava Salone Internazionale dei Comics, tra l’altro il primo salone internazionale del fumetto al mondo. A volere fortemente che la manifestazione si tenesse a Lucca fu il sindaco dell’epoca, Giovanni Martinelli, molto interessato a finanziare iniziative che portassero nuovi visitatori in città.

Concretamente, il Lucca Comics & Games si sviluppa in una serie di spazi espositivi, divisi tra palazzi storici del centro di Lucca – come il Teatro del Giglio o il Palazzo Ducale – e grandi padiglioni. L’offerta è molto varia: ci sono diversi grandi padiglioni dedicati ai fumetti, all’interno dei quali le case editrici organizzano firmacopie con gli autori, presentano le novità della stagione e mettono in vendita i propri titoli, ma anche spazi espositivi più piccoli in cui si vendono gadget per appassionati, come spade laser, parrucche colorate e armature medievali. Sono notoriamente enormi il padiglione dedicato ad anime e manga – il cosiddetto “Japan Town” – e quello specializzato nei giochi da tavolo, dove si trovano non solo gli espositori ma anche una miriade di tavolini attorno ai quali è possibile sedersi per provare giochi vecchi e nuovi prima di comprarli. Negli ultimi anni, poi, è cresciuto moltissimo l’angolo dedicato ai videogame, all’interno del quale si tengono tornei di e-sport.

Il Lucca Comics & Games è da sempre considerato quindi non solo un luogo dove sfogliare fumetti, provare giochi che non si trovano altrove o incontrare di persona autori o registi molto amati, ma soprattutto un luogo dove ritrovare anno dopo anno persone che condividono le proprie stesse passioni. Negli ultimi quindici anni, tra l’enorme successo dei film Marvel, l’attenzione globale ottenuta da serie come Game of Thrones e Stranger Things e la popolarizzazione dei fumetti, il pubblico però è diventato gigantesco, provocando anche disagi di vario tipo.

Per esempio storicamente le persone che volevano far firmare le copie dei propri fumetti dagli autori potevano soltanto mettersi in fila, talvolta anche per ore, e sperare di arrivare faccia a faccia con l’artista prima della fine del tempo dedicatogli. Quest’anno si è deciso di introdurre una nuova modalità di prenotazione online gratuita, gestita non dal festival ma dalle singole case editrici, per evitare le code. Nell’arco di pochi minuti, però, si era già iscritto il numero massimo di persone previste, e alcuni biglietti (appunto, gratuiti) sono poi stati messi in vendita online anche a prezzi molto elevati, provocando proteste e frustrazioni.

«Circa un anno fa, proprio di ritorno dal Lucca Comics, mi lamentavo del fatto che l’accesso ai firmacopie con gli autori fosse gestito semplicemente incolonnando per ore i fan uno dietro l’altro. Mi domandavo come mai la partecipazione a questi incontri non fosse comodamente prenotabile tramite un’app apposita», ha scritto un amante dei fumetti su Instagram, in un post che è molto circolato sui social network. «Sono riuscito ad accaparrarmi solo il biglietto per un autore. Mi piazzo davanti al computer con qualche minuto d’anticipo, aspetto l’orario giusto, spacco il secondo ma in pochi istanti i biglietti risultano esauriti. Qualcuno dice che questo avvenga per colpa dei bot, ma credo che semplicemente il rapporto tra la domanda e l’offerta sia eccessivamente sbilanciata verso la prima».

 

L’enorme numero di persone non è un problema soltanto perché rende più difficile accaparrarsi autografi o edizioni limitate: mette anche in difficoltà una città che, per conformazione urbanistica, non è strutturalmente equipaggiata per accogliere così tante persone. L’intera vita cittadina di Lucca si ferma per la durata della manifestazione e tantissimi negozi del centro affittano temporaneamente i propri spazi a rivenditori di poster, magliette e altri gadget dedicati a fumetti, film, serie tv e videogiochi. Camminare speditamente per le strade diventa molto difficile, così come trovare un posto dove pranzare o cenare senza fare una lunga fila, e gran parte dei ristoranti aumenta i prezzi per la durata del Comics & Games.

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Trovare un alloggio a Lucca nei giorni della fiera è da anni un enorme problema, dato che i posti letto nel centro storico sono molto limitati, e anche quelli nel resto della città non sono moltissimi. Una recente indagine dell’associazione Altroconsumo mostra che i prezzi degli alloggi in città nei giorni del Lucca Comics & Games arrivano a costare molto più della media degli altri weekend: gli appartamenti e gli alberghi su Booking costerebbero fino al 364 per cento in più, gli hotel il 269 per cento in più, mentre bed and breakfast, ostelli e Airbnb costerebbero circa il doppio rispetto ai weekend di ottobre. Calcolando l’insieme di viaggio, alloggio e biglietto d’ingresso al festival, per due notti e due persone, Altroconsumo dice che la spesa per due persone in arrivo da Roma va da 338 a 1.084 euro, mentre da Firenze varia da 298 a 983 euro, in base a mezzo di viaggio e alloggio scelto.

Per riuscire ad accaparrarsi un appartamento dal prezzo accessibile gli appassionati consigliano di prenotare con anche un anno di anticipo, non appena escono le date dell’anno successivo. Secondo il quotidiano toscano Il Tirreno, che nel 2022 ha tenuto monitorata la situazione subito dopo l’annuncio delle date per il 2023, il 7 novembre 2022 gli alloggi rimasti liberi su Airbnb a Lucca per il periodo tra l’1 e il 5 novembre 2023 erano già soltanto 169, rispetto agli oltre 550 di due settimane prima, tra il 18 e il 22 ottobre 2023. La penuria di alloggi è un problema noto da anni, al punto che chi frequenta abitualmente la fiera ma non può permettersi di affittare una stanza o un appartamento con gli amici racconta spesso fieramente di quella volta che ha dovuto dormire in una vasca da bagno o insieme ad altre tre persone in un letto singolo.

Altri preferiscono venire in giornata, o cercare alloggio in una delle cittadine vicine e raggiungere Lucca in auto o in treno, ma anche i trasporti via rotaia sono un tema complesso. La città ha una sola stazione dei treni raggiungibile con una certa facilità dal centro storico a piedi, con nove binari da cui non passano treni ad alta velocità. Ogni anno Trenitalia mette a disposizione decine di treni supplementari nei giorni del Comics & Games per rispondere a un’affluenza molto più alta della media: quest’anno i treni straordinari previsti sono 140, per un totale stimato di 400mila posti. Inoltre, la stazione di Lucca viene riorganizzata in modo da dividere il più possibile i viaggiatori in arrivo verso la città e quelli in partenza, anche se questo sistema l’anno scorso ha comportato il reindirizzamento di migliaia di persone verso un ponte pedonale piuttosto stretto e ripido, sollevando alcune preoccupazioni per la sicurezza.

«Una volta questi grandi eventi erano vissuti con molto scontento dai residenti, ma ormai sono rimasti veramente una minimissima parte», dice Mimmo d’Alessandro, organizzatore del Lucca Summer Festival, altro evento enorme (è uno dei più longevi e importanti festival musicali d’Italia) che si tiene ogni anno d’estate in piazza Napoleone, la piazza più grande di Lucca. «Gli abitanti hanno visto quanti benefici ha portato alla città, che ormai è sulla bocca di mezzo mondo. Se c’è da fare una critica si può dire che ha effettivamente qualche problema per quanto riguarda i treni e il numero di alberghi disponibili, ma per il nostro festival che è frequentato soprattutto da un pubblico adulto con una certa disponibilità economica è un problema relativo: quando hanno suonato i Blur sono venute circa 40mila persone ed è andato tutto bene. Per il pubblico del Comics & Games, che essendo giovanissimo arriva con i soldi contati, è diverso».

L’idea di spostare il Lucca Comics & Games non è però in discussione. Emanuele Vietina, direttore del festival, dice fermamente che il contesto architettonico e storico del centro città è una parte fondamentale del successo della manifestazione. «John Howe, uno dei concept designer che hanno lavorato alle scenografie del Signore degli Anelli, ha tratto ispirazione da Lucca per creare la fortezza di Minas Tirith. Quando nel 2013 la Disney ha installato varie copie di Mjollnir (il potente martello magico che è l’arma principale di Thor nell’universo Marvel, ndr) in giro per il mondo per la campagna promozionale di Thor 2, ha scelto di metterne uno a piazza San Michele a Lucca: metterlo davanti a una chiesa del romantico toscano era possibile solo qui», ha spiegato. «Non siamo nel centro storico di Lucca per caso o per capienza di spazi, siamo in un centro storico perché crediamo che le mitologie contemporanee portino valore emotivo e affettivo ai nostri monumenti e i nostri monumenti possono dare qualcosa alle grandi mitologie moderne, che sono tra le industrie più influenti del mondo».

Per cercare di alleviare quanto possibile i disagi, negli ultimi anni l’organizzazione ha attuato alcuni cambiamenti: alcuni dei padiglioni più frequentati, tra cui il Japan Palace, sono stati per esempio spostati fuori dalle mura della città. Quest’anno, inoltre, il festival ha introdotto un nuovo servizio di previsione delle code accessibile sul sito del Lucca Comics & Games, utile a conoscere i tempi di attesa per accedere ad alcuni dei padiglioni più frequentati dell’evento e permettere ai visitatori di organizzare meglio la propria visita. A questo si aggiunge un’app, LuccaCG23 Assisant, che funge da mappa dell’evento e da calendario personalizzato degli eventi per navigare più facilmente la città.