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  • Giovedì 19 ottobre 2023

La Russia ha ritirato una banconota che non piaceva alla Chiesa ortodossa

Era stata introdotta lunedì, ma su un ex edificio religioso che oggi è un museo mancava il simbolo della croce

La moschea di Qolsharif a Kazan, in Russia (Harry Engels/Getty Images)
La moschea di Qolsharif a Kazan, in Russia (Harry Engels/Getty Images)
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La Banca centrale russa ha fermato la circolazione delle nuove banconote da mille rubli (circa 9,75 euro) dopo che alcuni rappresentanti del clero ortodosso avevano criticato il fatto che nella rappresentazione grafica di una chiesa, oggi usata come museo, non compaia la croce ortodossa russa.

La Banca aveva presentato le nuove banconote da mille e 5mila rubli lunedì. Quella da mille rubli è di colore azzurro e mostra due edifici religiosi nella città di Kazan, la capitale della repubblica federale russa del Tatarstan, dove la maggior parte della popolazione è musulmana: si vedono un minareto con il simbolo islamico della mezzaluna e una chiesa cristiana ortodossa, sopra alla quale però non c’è alcuna croce. Dal 2006 infatti quella chiesa ospita un museo statale dedicato alla storia del Tatarstan. La croce fu rimossa dopo la rivoluzione bolscevica del 1917 e mai più ripristinata. Al contrario invece il minareto, noto come Torre Sjujumbike, è tutt’oggi sormontato dalla mezzaluna islamica.

L’assenza della croce è stata criticata da alcuni preti ortodossi. Pavel Ostrovsky, un prete molto popolare su Telegram (il suo canale ha oltre 174mila iscritti), ha detto che la mancanza della croce è «il risultato della stupidità dei grafici», oppure una «intenzionale provocazione» fatta dai «fedeli dell’Islam» nel Tatarstan verso i credenti ortodossi. Vakhtang Kipshidze, un altro rappresentante della Chiesa ortodossa, ha approvato invece la grafica della banconota, dato che la chiesa in questione oggi è usata come museo.

Mercoledì la Banca centrale russa ha comunicato di aver interrotto la circolazione della nuova banconota, introdotta solo due giorni prima, e che il design grafico sarà rivisto, senza fornire ulteriori spiegazioni.

Negli ultimi anni i legami tra il governo russo e la Chiesa ortodossa sono diventati sempre più stretti. Il patriarca di Mosca Kirill I, il leader della Chiesa ortodossa russa, è un fedele alleato del presidente Vladimir Putin e negli ultimi anni ha sostenuto e legittimato l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo, presentandola in vari discorsi e sermoni come una lotta «metafisica» tra la «santa Russia» e la depravazione dell’Occidente.

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