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  • Venerdì 29 settembre 2023

L’ennesima truffa via sms

Inizia con un messaggio da un numero sconosciuto, che finge di essere un figlio o una figlia che ha perso il telefono per provare a chiedere soldi

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Da qualche mese può capitare di ricevere sms da numeri sconosciuti il cui testo comincia con «Ciao mamma» o «Ciao papà». Il mittente, in realtà un truffatore, si identifica come il figlio o figlia di chi riceve il messaggio, e dice che gli è stato rubato il telefono, o di averlo perso, o che gli si è rotto. Dice quindi di seguire un link per continuare la conversazione su WhatsApp. Da qui il truffatore farà richieste come inviargli denaro per pagare le bollette, o ricaricare una carta prepagata, o dargli i dati per accedere al conto corrente.

Si tratta dell’ennesima modalità con cui i truffatori cercano di accedere ai dati e ai conti correnti altrui. Ovviamente è bene non rispondere a questo tipo di messaggi. Un modo molto semplice per assicurarsi che si tratti di una truffa è chiamare il proprio figlio o la propria figlia sul vero numero di telefono: ammesso che si abbiano effettivamente dei figli, dato che questi messaggi possono arrivare un po’ a chiunque, con ogni probabilità gli eventuali figli risponderanno senza sapere nulla di rotture o smarrimenti del telefono.

La polizia postale sul suo sito consiglia di non rispondere al messaggio, cancellare la conversazione ed eliminare il numero dalla rubrica. In ogni caso cliccare il primo link non fornisce direttamente i propri dati ai truffatori, ma gli dà solo un’ulteriore possibilità di ottenerli tramite la conversazione con la vittima.

Il sito Difesa & Sicurezza ha provato a rispondere a uno di questi messaggi. Il risultato è stata una conversazione in un italiano per lo più corretto, ma dal tono un po’ strano per svolgersi fra presunti madre e figlio, e non sempre coerente: la richiesta iniziale di pagare una bolletta è diventata la domanda di pagare un computer, di cui sono state inviate le caratteristiche in tedesco. Sono tutti segnali molto sospetti e quasi comici. Alla fine anche il truffatore si è reso conto di non essere veramente davanti a una potenziale vittima, e ha inviato nella chat un’immagine del logo della polizia, bloccando subito dopo il numero.