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  • Mercoledì 27 settembre 2023

Carabinieri in posa con un sacco di cose

Sequestrano di tutto, tutto viene fotografato e poi finisce sui giornali soprattutto locali: droga, cactus, tartarughe giganti, cozze

Un cactus sequestrato in provincia di Firenze (carabinieri del nucleo Cites)
Un cactus sequestrato in provincia di Firenze (carabinieri del nucleo Cites)
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La scorsa settimana sui giornali online del Veneto è stato dato un certo risalto a una fotografia diffusa dai carabinieri del Cites, acronimo che sta per Convention on International Trade of Endangered Species, il nucleo che si occupa di tutelare gli animali e le piante a rischio: nella foto c’erano due carabinieri che tenevano in mano un esemplare di Centrochelys sulcata, una tartaruga originaria dell’Africa. Non era una gran notizia, la tartaruga era stata semplicemente trovata dai carabinieri e sequestrata come prova del reato di abbandono di animale.

Il recupero di una tartaruga o di altri animali non è un fatto inusuale, eppure notizie di questo tipo trovano quasi sempre spazio sui giornali: dipende un po’ dai meccanismi di diffusione della notizia e dei rapporti tra forze dell’ordine e giornalisti. Quando i carabinieri o in generale le forze dell’ordine sequestrano qualcosa, di solito ne danno notizia ai giornali con un comunicato stampa e alcune fotografie. Non è raro vedere pubblicate foto di pacchi di sostanze stupefacenti, cocaina o hashish, disposti in modo accurato su un tavolo. O ancora pistole e mazzette di banconote allargate a ventaglio, sempre in mostra sui tavoli oppure esibite da giovani ufficiali in posa.

Spesso queste fotografie sono un’efficace rappresentazione di notizie rilevanti e servono a chiarire il contenuto di un articolo. In molte altre occasioni invece riguardano storie trascurabili, marginali, e vengono pubblicate dai giornali più che altro come forma di riconoscenza nei confronti di autorità con cui c’è un rapporto di lavoro stretto. Abbiamo raccolto alcune di queste fotografie qui.

Il risultato di questa sorta di indulgenza è visibile quasi ogni giorno nelle pagine e nei siti dei giornali, soprattutto locali, che pubblicano fotografie di sequestri di ogni tipo. Un caso limite piuttosto frequente riguarda i sequestri insoliti, di oggetti così strani o quanto meno inusuali da suscitare curiosità e diventare loro stessi una notizia. Negli ultimi anni queste foto sono state raccolte e pubblicate anche da diverse pagine social come “I tesori dei carabinieri” e “AMO il mio carabiniere”, che erano su Facebook e sono state rimosse, e “Forze dell’ordine che indicano”, su Instagram.