Circa cento persone migranti sono fuggite dalle strutture di accoglienza provvisorie del molo di Porto Empedocle, in Sicilia, sovraffollato a causa dell’interruzione dei trasferimenti verso strutture permanenti

(ANSA/CIRO FUSCO)
(ANSA/CIRO FUSCO)

Circa cento persone migranti sono fuggite dalle strutture di accoglienza provvisorie del molo di Porto Empedocle, in Sicilia, sovraffollato a causa dell’interruzione dei trasferimenti verso strutture di accoglienza permanenti. Nelle strutture del molo, che in teoria hanno una capienza massima di circa 250 persone, ci sono almeno 1.200 persone, secondo un comunicato del sindacato della polizia, e avvengono spesso tentativi di fuga. In quello, riuscito, di lunedì mattina, un agente è rimasto ferito. I trasferimenti verso altre strutture di accoglienza procedono a rilento a causa della riluttanza delle aziende di trasporto, anche in seguito a un incidente che venerdì aveva coinvolto un bus che trasportava migranti.

Il sindaco di Porto Empedocle, Calogero Martello, ha detto a Repubblica che nelle strutture sul molo «tutti lamentano di non mangiare né bere. Sono sotto il sole, in condizioni disumane». Secondo il sindaco, che ha stimato che sul molo ci siano almeno 2mila persone, i migranti sarebbero fuggiti in cerca di qualcosa da mangiare e da bere. Il sovraffollamento a Porto Empedocle ha comportato anche il blocco dei trasferimenti dall’hotspot di Lampedusa, anch’esso sovraffollato, in cui al momento rimangono circa 1.300 migranti.

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