I vincitori della Mostra internazionale del cinema di Venezia

Il Leone d'oro è andato al film "Poor things!" di Yorgos Lanthimos; Peter Sarsgaard ha vinto il premio per il miglior attore, Cailee Spaeny quello per la miglior attrice

Yorgos Lanthimos, regista di Poor Things!, viene premiato con il Leone d'oro (Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)
Yorgos Lanthimos, regista di Poor Things!, viene premiato con il Leone d'oro (Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)
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Sono stati assegnati oggi i premi del 80º Festival del cinema di Venezia: il Leone d’oro, il premio più importante, è andato al film Poor things! di Yorgos Lanthimos. Guillermo Calderón e Pablo Larraín hanno vinto il premio per la miglior sceneggiatura, per El Conde; Matteo Garrone ha vinto il Leone d’argento per la miglior regia con Io Capitano. I premi per la migliore interpretazione sono andati a Cailee Spaeny, che ha interpretato Priscilla Presley nel film di Sofia Coppola Priscilla, e Peter Sarsgaard, che ha interpretato Saul, un uomo affetto da demenza nel film Memory di Michel Franco. Il Gran premio della giuria è andato a Evil does not exist, film drammatico del regista giapponese Ryusuke Hamaguchi.

La giuria che ha assegnato i premi era presieduta dal regista statunitense Damien Chazelle, la più giovane persona ad aver vinto il premio Oscar come miglior regista nel 2017 per La La Land. Assieme a lui c’erano una serie di attori, registi, sceneggiatori e produttori, tra cui l’attore palestinese Saleh Bakri, la documentarista Laura Poitras e l’attrice di Taiwan Shu Qi, e poi i registi Gabriele Mainetti, Mia Hansen-Løve, Martin McDonagh, Santiago Mitre e Jane Campion, premio Oscar nel 2022 e Leone d’argento nel 2021 come miglior regista per Il potere del cane.

Il film che ha vinto, Poor things! (tradotto in italiano come Povere creature!) è un adattamento dell’omonimo romanzo del 1992 scritto da Alasdair Gray. Racconta la storia di Bella Baxter (interpretata da Emma Stone), una giovane donna che viene riportata in vita da uno scienziato.

Stone, come moltissimi altri attori e attrici statunitensi, non era a Venezia perché sta partecipando allo sciopero del sindacato SAG-AFTRA, che mira a ottenere migliori condizioni di lavoro e soprattutto compensi più alti per la categoria attraverso un diverso sistema di calcolo dei diritti d’autore che tenga conto di come è cambiata la distribuzione dei prodotti nel contesto mediatico attuale: l’attuale sistema infatti si basa sul concetto di replica, che con le piattaforme di streaming non esiste più. Sarsgaard, Larrain e Lanthimos hanno tutti parlato dello sciopero durante i propri discorsi di premiazione, esprimendo vicinanza ai colleghi.

I premi principali del festival del cinema di Venezia

Leone d’oro per il miglior film: Poor things! di Yorgos Lanthimos
Gran premio della giuria: Evil does not exist di Ryusuke Hamaguchi
Leone d’argento per la miglior regia: Matteo Garrone, Io Capitano
Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile: Cailee Spaeny, Priscilla
Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile: Peter Sarsgaard, Memory
Miglior sceneggiatura: El Conde di Guillermo Calderón, Pablo Larraín
Premio Marcello Mastroianni (a un attore emergente): Seydou Sarr, Io Capitano
Premio speciale della giuria: Green border di Agnieszka Holland
Miglior film della sezione Orizzonti: Explanation for everything di Gabor Reisz
Premio Leone del futuro per la miglior opera prima: Love is a gun di Lee Hong-Chi

Come ogni anno, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (che giustamente chiamiamo tutti Festival di Venezia) si è tenuta al Lido di Venezia. Il Festival è organizzato dalla Biennale di Venezia, tra le più importanti istituzioni culturali del panorama internazionale, ed è il più antico festival del mondo (arrivò un paio d’anni dopo gli Oscar, che sono però premi e basta, non un festival con proiezioni di film nuovi).

È il più importante festival di cinema italiano e il secondo più importante al mondo dopo Cannes. Da qualche anno se ne parla come di una “rampa di lancio per gli Oscar” perché capita spesso che i film prestigiosi che vengono presentati finiscano poi per vincere come miglior film agli Oscar: negli scorsi anni è successo a La forma dell’acqua, Birdman e Spotlight.