Putin ha detto che non rinnoverà l’accordo sul grano ucraino finché l’Occidente non acconsentirà alle sue richieste sul ritiro delle sanzioni

(Sergei Guneyev, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP)
(Sergei Guneyev, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP)

Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che l’accordo per permettere il transito del grano ucraino sul mar Nero non sarà rinnovato finché l’Occidente non acconsentirà alle sue richieste sul ritiro delle sanzioni. L’annuncio segue un colloquio di tre ore con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che aveva avuto un ruolo fondamentale nella mediazione dell’accordo originale nel luglio 2022. Nel luglio 2023, allo scadere dell’accordo, la Russia aveva annunciato che non intendeva rinnovarlo, sostenendo che l’Occidente limitasse le possibilità della Russia di esportare derrate alimentari e fertilizzanti: in seguito al colloquio con Erdogan, Putin si è detto favorevole a riprendere l’accordo, ma solo dopo che saranno eliminati gli ostacoli alle esportazioni russe.

In realtà le derrate alimentari russe non sono colpite direttamente dalle sanzioni occidentali, ma secondo la Russia sono comunque danneggiate dalle limitazioni ai pagamenti, alla logistica e alle assicurazioni.

La libera esportazione sul mar Nero del grano e dei fertilizzanti prodotti in Ucraina, oggetto dell’accordo, è essenziale per l’alimentazione di milioni di persone: l’Ucraina (come la Russia) è uno dei principali esportatori al mondo di grano e altri generi alimentari. Nei primi mesi dell’invasione russa le esportazioni erano state bloccate, e questo aveva provocato una crisi alimentare gravissima in vari paesi del mondo, soprattutto in Medio Oriente e Africa. Il blocco nei primi mesi della guerra aveva anche fatto marcire enormi quantità di grano e altri cereali che erano pronti per l’esportazione. Nonostante un iniziale scetticismo, l’accordo era rimasto in vigore per un anno ed era stato considerato un successo: probabilmente l’unico esempio di cooperazione tra Russia e Ucraina dall’inizio della guerra, nonostante le trattative per stipularlo e rinnovarlo fossero state di volta in volta piuttosto difficili.

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Da luglio, però, la Russia ha unilateralmente interrotto l’applicazione dell’accordo, e al momento non sembra intenzionata a ripristinarlo. Le trattative tuttavia proseguiranno: è probabile che a breve Erdogan incontri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, e non è da escludere che alla fine sarà trovata una soluzione di compromesso. Erdogan, parlando dopo l’incontro con Putin, ha detto di avere fiducia nella possibilità che l’accordo sia ripristinato.