Il discorso di Mattarella sui migranti, al Meeting di Rimini

Citando un disegno di Makkox su un migrante 14enne morto in mare ha parlato di accoglienza e politiche migratorie in grado di tutelare i diritti umani

(ANSA/ UFFICIO STAMPA QUIRINALE/ FRANCESCO AMMENDOLA)
(ANSA/ UFFICIO STAMPA QUIRINALE/ FRANCESCO AMMENDOLA)

Venerdì il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha parlato al Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini, con un intervento che oggi è stato molto ripreso dai media. L’intervento di Mattarella è durato una quarantina di minuti: uno dei suoi passaggi più citati è stato quello in cui ha parlato dei flussi migratori e della necessità di adottare politiche che incoraggino i flussi regolari e garantiscano la tutela dei diritti umani.

Approfittando del tema del Meeting di quest’anno, l’amicizia, Mattarella ha parlato di accoglienza e detto che i flussi migratori sono «movimenti globali» che non possono essere «cancellati da muri o barriere». Ha poi citato un disegno appeso nel suo studio, del vignettista Makkox, che raffigura un migrante 14enne che sul fondo del mare mostra a granchi, pesci, squali e seppie attorno a lui la pagella che aveva con sé quando era partito. Mattarella ha detto: «Questo disegno mi rammenta che, dietro numeri e percentuali delle migrazioni, che spesso elenchiamo, vi sono innumerevoli, singole, persone, con la storia di ciascuno, i loro progetti, i loro sogni, il loro futuro».

Il disegno di Makkox citato da Mattarella era stato pubblicato nel 2019 sul Foglio: era ispirato a un ragazzo di 14 anni, proveniente dal Mali, morto quattro anni prima in uno degli innumerevoli naufragi di migranti nel tratto del mar Mediterraneo che va dal Nord Africa alle coste della Sicilia.

 

Mattarella ha parlato della necessità di un impegno «concreto e costante» da parte dell’Unione Europea per affrontare in modo condiviso e sostenibile i flussi migratori, che nelle ultime settimane sono notevolmente aumentati mettendo a dura prova le capacità dei comuni italiani e aumentando le responsabilità dell’accoglienza sugli amministratori locali. Mattarella ha aggiunto che l’unico modo per combattere il traffico di esseri umani, all’origine di violenze, abusi, stupri e torture contro chi migra, è avere ingressi «regolari e sostenibili».

Secondo Mattarella gestire i flussi in modo condiviso, controllato e sostenibile permetterebbe di evitare a chi migra sofferenze e abusi, e di inserire più facilmente chi arriva nella società e nel mondo del lavoro, diminuendo così molte discriminazioni. Riferendosi alla gestione attuale dei flussi migratori Mattarella ha detto che «occorre percorrere strade diverse», e che «se non se ne avverte il senso di fraternità umana» va fatto allora «per una miglior sicurezza». Mattarella ha dedicato il resto del suo intervento, più in generale, al rispetto della diversità e dei princìpi della Costituzione, invitando a «superare ed espellere l’odio come misura dei rapporti umani».