La canzone stranamente in cima alle classifiche musicali statunitensi

“Rich Men North of Richmond”, di un cantautore semisconosciuto, sta circolando grazie al sostegno di politici e commentatori di destra

(YouTube)
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L’8 agosto una radio locale del West Virginia, nella regione statunitense degli Appalachi, ha pubblicato sul proprio canale YouTube il video del cantautore Oliver Anthony che canta una canzone intitolata “Rich Men North of Richmond” (“Uomini ricchi a nord di Richmond”, un riferimento alla città della Virginia poco a sud di Washington DC). Fino a quel momento, Anthony era praticamente sconosciuto sia nella scena country che in quella pop: lavorava principalmente come contadino nella zona di Farmville, in Virginia, e registrava le proprie canzoni con il cellulare. “Rich Men North of Richmond”, però, ha ottenuto un successo totalmente inaspettato: negli ultimi 12 giorni ha raggiunto 29 milioni di visualizzazioni su YouTube, e al momento è la canzone più ascoltata e scaricata dagli statunitensi su Spotify, Apple Music e iTunes.

A contribuire notevolmente a questo successo è il messaggio politico della canzone, che fa riferimento a vari temi molto cari all’estrema destra statunitense: dall’inflazione alle tasse troppo alte, dai presunti abusi del sistema di welfare da parte delle persone obese alla convinzione complottista che il traffico di minori sia particolarmente diffuso tra le élite statunitensi. «Anthony è una voce inviata dal cielo per esprimere la rabbia della classe operaia bianca, oppure è una canzone la cui viralità è stata attentamente pompata dalla destra», ha scritto sul New Yorker il giornalista Jay Caspian Kang.

Poco dopo la pubblicazione del video su YouTube, varie figure di spicco dell’estrema destra statunitense hanno cominciato a condividerlo e a lodare la canzone: la deputata Repubblicana Marjorie Taylor Greene l’ha definita «l’inno degli americani dimenticati»; Kari Lake, candidata a governatrice dell’Arizona sostenuta da Donald Trump, l’ha chiamato «un inno a questo momento della storia americana». Matt Walsh, commentatore conservatore molto conosciuto, ha scritto su Twitter che «gli operai americani sono stufi di farsi rubare i soldi per sostenere un sistema di welfare che funziona soltanto come programma per far guadagnare voti ai Democratici. Se vai a parlare a qualsiasi ragazzo in qualsiasi bar in qualsiasi parte operaia del paese e gli chiedi cosa pensa del welfare, lui dirà esattamente quello che dice Anthony nella canzone».

Anche il senatore Democratico Chris Murphy ha detto che «i progressisti dovrebbero ascoltare la canzone», perché i problemi evidenziati dall’autore sono «tutti i problemi per i quali la sinistra ha soluzioni migliori rispetto alla destra».

Nel video di “Rich Men North of Richmond” il cantautore – un uomo corpulento con una grande barba rossa, che somiglia molto allo stereotipo del classico lavoratore rurale americano – canta in mezzo a un bosco imbracciando una chitarra. Il ritornello contiene frasi come: «Ho venduto la mia anima lavorando tutto il giorno/ Ore e ore di straordinario per una paga di merda» e «Questi uomini ricchi a nord di Richmond/ Dio solo sa che vogliono avere un controllo totale su di noi/ Vogliono sapere cosa pensi, vogliono sapere cosa fai/ E loro pensano che tu non lo sappia, ma io so che lo sai/ Perché i tuoi dollari non valgono un cazzo e sono tassati a non finire/ A causa degli uomini ricchi a nord di Richmond».

Non è la prima canzone del genere che ottiene un’attenzione simile nelle ultime settimane: a inizio agosto una canzone intitolata “Try That in a Small Town”, del cantante country Jason Aldean, è arrivata al primo posto della classifica Billboard 100 – che misura le canzoni più ascoltate nel paese in base a vendite (fisiche e digitali), streaming online e riproduzioni radiofoniche – dopo essere stata al centro della discussione politica per vari giorni.

Nel caso di “Try That in a Small Town” (“Prova a farlo in una piccola città”), il testo loda i valori tradizionali che legano le comunità delle cittadine della provincia americana. A causare polemiche è stato il fatto che Aldean ha affiancato nel video musicale filmati di telecamere di sorveglianza di un minimarket che catturano il momento di una rapina, immagini di persone armate di fucili e videoclip di giovani manifestanti che saltano sulle auto della polizia durante le manifestazioni contro la violenza poliziesca sulla comunità afroamericana, sottintendendo che questo genere di disordini sarebbero paragonabili e non sarebbero tollerati in una piccola città. In altri passaggi del video, il cantante si esibisce invece davanti a un tribunale dove una volta ebbe luogo un linciaggio.

Dopo le polemiche, il video è stato rimosso dal canale di Country Music Television e ripubblicato senza le immagini dei manifestanti: l’etichetta discografica di Aldean ha spiegato la scelta dicendo di aver avuto problemi di copyright, ma nel frattempo la controversia ha aiutato a catalizzare l’attenzione pubblica, aumentando le vendite. Secondo The Hollywood Reporter, dopo la rimozione del video il numero di riproduzioni della canzone sono aumentati del 999 per cento, da un migliaio a oltre 228mila.

Da una parte, sia “Try That in a Small Town” che “Rich Men North of Richmond” si inseriscono in una più ampia “guerra culturale” che sta dividendo il mondo del country, storicamente associato a temi cari al conservatorismo, con l’arrivo sulla scena di molti artisti e artiste di successo che pur suonando country appartengono a comunità marginalizzate e condividono valori e posizioni politiche progressiste. Dall’altra, molte persone soprattutto negli Stati Uniti oggi consumano prodotti culturali in base alla loro percepita affiliazione politica, fidandosi spesso delle interpretazioni date dai loro opinionisti di riferimento, che hanno quindi la capacità di spostare molta attenzione (almeno online) verso specifici film, podcast o, come in questo caso, canzoni.

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«Sembra che una manciata di personaggi di destra che fanno soldi usando i media conservatori per far incazzare i liberali si siano resi conto che potrebbero fare dei bei soldi investendo nella musica offensiva o comunque indirettamente politica», dice il New Yorker. «Sia “Try That in a Small Town” che “Rich Men North of Richmond” possono quindi essere visti come un tentativo della macchina dei media conservatori di creare un proprio “gangster rap” attraverso canali di viralità facilmente manipolabili».

Il successo così improvviso di Anthony ha portato molti a domandarsi anche se dietro ci sia qualche particolare strategia di marketing. Il Guardian fa per esempio notare che una delle persone che più hanno spinto la canzone di Anthony su Twitter è Jason Howerton, il cui lavoro è «aiutare a far crescere le aziende e gli influencer politici» e che si è anche offerto di aiutare a finanziare un intero album di sue canzoni. Howerton ha però negato di aver lavorato insieme al cantautore.

Da parte propria, Anthony in passato ha detto di essere una persona di centro, e non di destra. Da quando la sua canzone è diventata virale non ha voluto rilasciare interviste di alcun tipo, e non è chiaro cosa pensi del fatto che il suo pezzo sia piaciuto così tanto ai conservatori.

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