Meta dovrà pagare grossi risarcimenti in Norvegia se continuerà a usare i dati personali degli utenti per la “pubblicità comportamentale”

(AP Photo/Thibault Camus, File)
(AP Photo/Thibault Camus, File)

Lunedì il Datatilsynet, l’equivalente in Norvegia del Garante della privacy italiano, ha stabilito che a partire dal prossimo 14 agosto Meta, la società che possiede Facebook, Instagram e WhatsApp, dovrà pagare un risarcimento di 1 milione di corone (quasi 90mila euro) al giorno per violazioni della privacy degli utenti. Se non adotterà misure per interrompere le violazioni, Meta continuerà a pagare il risarcimento ogni giorno fino al prossimo 3 novembre (le sanzioni invece si interromperanno se Meta dovesse intervenire): il pagamento complessivo potrebbe quindi superare gli 8 milioni di euro.

Le violazioni riguardano il modo in cui Meta utilizza alcuni dati personali degli utenti, come la loro posizione satellitare, per permettere la cosiddetta “pubblicità comportamentale”, cioè quella personalizzata sui gusti, i comportamenti e le abitudini dei singoli utenti. È un tipo di marketing contestato, molti ritengono si basi su un uso scorretto dei dati personali e sono in corso discussioni per regolamentarlo meglio anche all’interno dell’Unione Europea. La decisione del garante della privacy norvegese potrebbe perciò creare un precedente e avere ripercussioni più ampie anche sugli stati membri dell’Unione.