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  • Domenica 6 agosto 2023

Delhi non sa cosa fare con i cani randagi

Ce ne sono parecchi e l'amministrazione voleva "nasconderli" in vista del G20 che ospiterà a settembre, ma poi ha cambiato idea

(Yawar Nazir/Getty Images)
(Yawar Nazir/Getty Images)
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A settembre a Delhi, capitale dell’India, si terrà il G20, ovvero la riunione dei leader di 19 tra i paesi più industrializzati del mondo e i rappresentanti dell’Unione Europea. In vista dell’evento, l’amministrazione locale ha avviato un’intensa campagna di riqualificazione urbana: le autorità hanno sgomberato gli insediamenti illegali nei pressi degli edifici dove si terrà il vertice e hanno riorganizzato la mobilità per ridurre leggermente il traffico notoriamente caotico e intenso della città.

Tra le varie misure, l’amministrazione locale aveva annunciato giovedì che avrebbe cominciato a catturare tutti i cani randagi che trovava nei dintorni di una cinquantina di hotel di lusso e attrazioni turistiche, e a spostarli temporaneamente in centri di sterilizzazione per animali domestici fino alla fine del G20.

Non esistono dati ufficiali recenti sul numero di cani randagi che vivono a Delhi, ma secondo gli ultimi dati in possesso del governo indiano nel 2012 ce n’erano almeno 60mila. Le autorità organizzano frequentemente campagne di sterilizzazione per assicurarsi che la popolazione canina non cresca a dismisura, ma non è raro avvistare branchi di cani randagi sia nei parchi che nei quartieri residenziali della città. Per questo l’intenzione era di “nasconderli” nei giorni in cui funzionari e leader da tutto il mondo soggiorneranno in città.

Domenica, però, il comune ha annunciato di aver cambiato idea al riguardo, e che quindi la cattura e lo spostamento dei cani non avverrà. Non è stato spiegato il motivo, negli scorsi giorni però la decisione aveva attirato moltissime critiche sia da gruppi di residenti che da attivisti per i diritti degli animali.

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Benché non abbiano proprietari, infatti, molti di questi randagi vengono “adottati” dal quartiere in cui vivono, e solitamente le persone che li nutrono gli sono molto affezionate. Durante l’inverno può capitare addirittura che vengano coperti con giacche cucite su misura per tenerli al caldo. Ma alcuni sono anche piuttosto pericolosi e può succedere che branchi di cani aggrediscano i bambini per strada. Ogni anno in tutta l’India vengono segnalati circa 17 milioni di morsi di cane e secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità afferma quasi 20mila persone muoiono di rabbia.

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