Il numero dei morti per gli scontri nel campo profughi palestinese in Libano è salito a nove

Il fumo provocato dagli scontri nel campo profughi (AP Photo/Mohammad Zaatari)
Il fumo provocato dagli scontri nel campo profughi (AP Photo/Mohammad Zaatari)

Nella notte tra domenica e lunedì sono ripresi gli scontri nel campo profughi palestinese di Ein el-Hilweh in Libano, vicino alla città portuale di Sidon, dopo che domenica pomeriggio era stata concordata una tregua. I morti confermati sono saliti a nove. È il terzo giorno consecutivo di scontri tra l’organizzazione politica e paramilitare palestinese Fatah e i sostenitori del gruppo islamista al Shabab al Muslim. Le violenze erano cominciate sabato dopo l’uccisione di un membro del gruppo islamista da parte di un uomo armato non identificato. Tra le persone uccise c’è anche un comandante di Fatah, Ashraf al Armouchi.

Il campo profughi di Ein el-Hilweh fu istituito nel 1948 ed è il più grande in Libano. Secondo i dati delle Nazioni Unite ospita oltre 63mila palestinesi ufficialmente registrati, ma la popolazione reale potrebbe essere maggiore. La sicurezza nel campo è gestita dalle due fazioni rivali, e gli scontri sono frequenti.