Elon Musk sta cambiando il marchio di Twitter in “X”

Per ora c'è un logo proposto da un utente, che dovrebbe sostituire l'uccellino azzurro che identifica da anni il social network

(@SawyerMerritt/Twitter)
(@SawyerMerritt/Twitter)
Caricamento player

Domenica Elon Musk, l’imprenditore miliardario che dall’autunno del 2022 è proprietario di Twitter, ha fatto sapere di voler cambiare il nome e il logo della piattaforma, che da molti anni è un uccellino azzurro, e sostituirli con “X”. Nella serata di domenica Musk ha twittato ripetutamente su questo argomento, chiedendo ai suoi follower di proporre i loro loghi e affermando che se ne fosse venuto fuori uno sufficientemente bello sarebbe stato sostituito a quello storico. Ha poi comunicato di aver creato un reindirizzamento dal sito x.com, che ora porta a Twitter.

A metà mattina di lunedì il logo di Twitter ha cominciato a essere sostituito da una X dai contorni bianchi su sfondo nero: un logo pubblicato dall’utente Sawyer Merritt in risposta alla richiesta di Musk. La CEO di Twitter, Linda Yaccarino, ha pubblicato un tweet con lo stesso logo e un commento che dice «X è qui! Facciamolo». Il logo ora compare anche accanto ai nomi di alcuni account legati alla piattaforma, tra cui quello di Musk e di Yaccarino. Musk ha detto che probabilmente verrà ancora modificato.

Secondo quanto riportato da Zoe Schiffer, giornalista della newsletter Platformer, che si occupa di Silicon Valley, domenica Musk ha scritto una mail ai dipendenti di Twitter per informarli che quella sarebbe stata l’ultima inviata da un indirizzo mail di Twitter e che l’azienda sarebbe diventata X. Schiffer ipotizza che l’annuncio di Musk si riferisca solo a un cambio di logo, visto che la società proprietaria di Twitter era già stata da lui rinominata X Corp a marzo del 2023.

La lettera X è già stata usata in molte occasioni da Musk per altre aziende e progetti, come la compagnia aerospaziale SpaceX e X.AI, l’azienda di intelligenza artificiale che ha detto di voler creare. Nel 1999 Musk aveva fondato una società di servizi finanziari che si chiamava X.com e che era stata chiusa un anno dopo in seguito alla fusione che aveva portato alla nascita di PayPal.