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  • Mercoledì 19 luglio 2023

La rara protesta delle donne afghane contro la chiusura dei parrucchieri

In circa 50 hanno manifestato per contestare la decisione del governo dei talebani: la polizia ha risposto usando cannoni ad acqua contro di loro

(Radio Free Europe/YouTube)
(Radio Free Europe/YouTube)
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Mercoledì a Kabul, capitale dell’Afghanistan, c’è stata un’insolita protesta da parte di un gruppo di donne contro la decisione del governo dei talebani di chiudere tutti i parrucchieri e i saloni di bellezza per donne. La manifestazione è stata pacifica, ma la polizia ha risposto con violenza per disperdere le donne presenti.

La chiusura era stata comunicata a inizio luglio, e ai negozianti era stato dato un mese di tempo per adempiere all’obbligo: la camera di commercio di Kabul stima che in tutto il paese ci siano circa 12mila attività che dovranno chiudere, e che più di 50mila donne afghane perderanno il lavoro.

La protesta di mercoledì è stata molto rara, sia perché da quando i talebani sono tornati al potere in Afghanistan le manifestazioni di dissenso sono state molto limitate, sia perché a manifestare in questo caso sono state donne, la cui libertà di espressione è stata di fatto annullata negli ultimi due anni.

La manifestazione si è svolta in una zona di Kabul nota per l’alta concentrazione di parrucchieri e saloni di bellezza per donna: hanno partecipato circa una cinquantina di donne, secondo quanto riferito dai fotografi di AFP presenti sul posto, che hanno manifestato con canti e slogan e con cartelli con scritto “Cibo, lavoro e giustizia”. Nonostante la manifestazione fosse pacifica, la polizia ha risposto usando cannoni ad acqua per disperdere le donne. In alcuni video si sentono anche colpi d’arma da fuoco sparati dalla polizia.

I parrucchieri e i saloni di bellezza erano già stati chiusi dai talebani la prima volta che il gruppo aveva governato in Afghanistan, tra il 1996 e il 2001, ed erano stati riaperti dopo l’invasione del paese guidata dagli Stati Uniti. Dopo che avevano ripreso il potere nell’agosto del 2021, i negozi erano rimasti aperti ma in molti casi le vetrine erano state oscurate e le foto di donne che erano esposte all’esterno erano state verniciate per nasconderne i volti.

Questa decisione è stata solo l’ultima di molte restrizioni nei confronti delle donne imposte dai talebani negli ultimi due anni. Oggi le donne afghane non possono lavorare né studiare dopo i 12 anni, frequentare molti luoghi pubblici, guidare, percorrere lunghe distanze senza che un uomo le accompagni e sono obbligate a indossare il burqa, un indumento che copre tutto il corpo, volto compreso.

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