Nella penisola di Crimea più di 2.000 persone sono state evacuate a causa di un incendio iniziato in un poligono militare russo

Nella notte tra martedì 18 e mercoledì 19 luglio un incendio si è sviluppato in un poligono militare russo nel distretto di Kirovske, nell’area sud-est della penisola ucraina di Crimea, annessa dalla Russia nel 2014 tramite un referendum farsa. L’incendio ha coinvolto il deposito di munizioni causando diverse esplosioni. Abitanti della zona hanno detto di aver sentito dei colpi attorno alle 4:30 e visto un gran fumo provenire dall’area. Oltre 2.000 residenti dell’area sono stati evacuati ed è stato chiuso un tratto dell’autostrada Tavridy che collega la zona con le città di Sinferopoli e Sebastopoli. L’incendio è avvenuto due giorni dopo l’attacco che ha danneggiato il ponte di Crimea, probabilmente a opera dell’esercito ucraino.

Le cause che hanno provocato l’incendio non sono ancora note. Il primo ministro russo della Crimea, Sergei Aksyonov, ha detto che si sta ancora indagando e che nessuno è rimasto ferito. Secondo Reuters, canali Telegram russi collegati ai servizi di sicurezza russi e ai media ucraini sostengono sia stato provocato da un attacco aereo ucraino. Al momento non ci sono state rivendicazioni ufficiali.