• Mondo
  • Sabato 8 luglio 2023

I fuochi d’artificio usati nelle proteste sono diventati un problema per la polizia francese

Vengono usati per lo più per rallentare l’avanzata degli agenti, le autorità stanno prendendo misure per limitarne la circolazione

(AP Photo/Aurelien Morissard)
(AP Photo/Aurelien Morissard)
Caricamento player

Le autorità francesi stanno adottando nuove misure per limitare la vendita e la circolazione di fuochi d’artificio ottenuti in modo illegale, con l’obiettivo di limitarne l’uso durante le proteste, tra cui quelle seguite alla morte di Nahel M., il diciassettenne ucciso dalla polizia vicino a Parigi lo scorso 27 giugno. Le autorità vogliono inoltre evitare disordini durante le celebrazioni previste per la festa nazionale del 14 luglio, che si tiene ogni anno per celebrare l’anniversario della presa della Bastiglia durante la Rivoluzione Francese del 1789. Negli ultimi giorni la polizia ha sequestrato tonnellate di fuochi d’artificio ottenuti in modo illegale trovati in varie aree del paese.

In Francia i fuochi d’artificio vengono utilizzati dai manifestanti non tanto con l’intenzione di causare danni a cose o persone – cosa comunque possibile, per esempio con delle ustioni – quanto per bloccare o rallentare le operazioni delle forze dell’ordine. È successo anche nelle proteste per la morte di Nahel M.: Le Monde ha scritto che nella serata del 29 giugno un gruppo di giovani manifestanti a Vaulx-en-Velin, vicino a Lione, ha lanciato diversi fuochi d’artificio contro le forze dell’ordine presenti sul posto, bloccandone l’avanzamento e guadagnando tempo per spostarsi in un altro punto da cui ripetere l’azione. Episodi simili si sono verificati anche in altre città, tra cui Marsiglia e Parigi.

I fuochi d’artificio sono divisi in varie categorie in base ai livelli di rischio. Secondo le leggi francesi quelli particolarmente pericolosi, tra cui i cosiddetti mortiers d’artifice, possono essere venduti solo a persone maggiorenni dotate di licenza, pena una multa fino a 1.500 euro. Inoltre i commercianti devono annotare in un registro apposito le transazioni e l’identità dei clienti che acquistano alcune tipologie di fuochi d’artificio, segnalando alle autorità eventuali operazioni sospette.

Negli anni però si è sviluppato un mercato secondario che sfugge ai controlli e ai circuiti tradizionali di vendita e permette di ottenere fuochi d’artificio in tempi molto rapidi e a prezzi convenienti, soprattutto se acquistati in grosse quantità. Secondo fonti della polizia francese, riportate dal Financial Times, i fuochi d’artificio vengono spesso importati illegalmente dell’Est Europa e venduti in forma anonima tramite app di messaggistica come Telegram e Snapchat.

Le nuove misure sono state annunciate il 6 luglio dal ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin: prevedono un aumento dei controlli, un maggior monitoraggio dei canali di vendita online e un controllo più sistematico delle auto e dei camion che passano le frontiere. Negli ultimi giorni le forze dell’ordine hanno effettuato vari sequestri di materiale non autorizzato, con operazioni molto pubblicizzate anche dal governo e dallo stesso Darmanin. L’obiettivo principale della polizia è evitare che manifestanti potenzialmente violenti, che hanno già utilizzato i fuochi d’artificio nelle proteste per la morte di Nahel M., possano rifornire le proprie scorte e causare ulteriori disordini.

Il 14 luglio a Parigi si terranno le tradizionali celebrazioni per l’anniversario della presa della Bastiglia, che prevedono anche uno spettacolo pirotecnico nei pressi della Tour Eiffel. Al momento lo spettacolo è ancora in programma, ma verranno rafforzate le operazioni di sicurezza, per esempio controllando gli zaini e le borse delle persone nel pubblico.