• Sport
  • Domenica 2 luglio 2023

Il Palio di Siena per chi non lo capisce

Quello di “Provenzano” si corre domenica sera in Piazza del Campo, e prima di guardarlo può essere utile capire come funziona

di Pietro Cabrio

(Alessandro La Rocca/LaPresse)
(Alessandro La Rocca/LaPresse)
Caricamento player

Fra le tre e le quattro pomeriggio un primo scoppio in Piazza del Campo a Siena avviserà la folla presente che il primo Palio dell’anno, quello del 2 luglio dedicato alla Madonna di Provenzano, si sta per avvicinare. Poi ci sarà un altro preavviso e verso le cinque la piazza verrà chiusa al pubblico per l’inizio del corteo storico, che durerà circa due ore (alle 17 circa inizierà la diretta su La7). Alle 19.30 i cavalli usciranno infine dal Palazzo Pubblico e si avvicineranno alla partenza.

Nel Palio si affrontano, a turno e per sorteggio, dieci delle diciassette contrade in cui è suddivisa Siena: ed è questo che lo rende un evento raro e sotto molti aspetti incomprensibile a chi non lo conosce abbastanza. Ciascuna delle diciassette contrade rappresenta una zona circoscritta della città, e tra queste ci possono essere amicizie e rivalità che spesso possono influire nel risultato della gara (o “carriera”, come viene chiamata a Siena).

Le contrade che correranno il Palio di Provenzano sono Aquila, Selva, Giraffa, Nicchio, Tartuca, Istrice, Torre, Onda, Drago e Chiocciola. Tra queste ci sono due rivalità: quella tra Onda e Torre è riconosciuta più dalla prima che dalla seconda, mentre quella tra Tartuca e Chiocciola è molto sentita da entrambe le parti, come si è visto dagli screzi tra fantini e dalle risse più volte sfiorate nelle prove dei giorni precedenti la gara (che abbiamo raccontato qui).

I cavalli sono stati assegnati giovedì in modo casuale e da questa lotteria è uscita una grande favorita: la Selva, che correrà con Violenta da Clodia, la cavalla che ha vinto il Palio dello scorso agosto facendo peraltro il record della pista. Oltre al cavallo favorito la Selva ha ingaggiato anche il miglior fantino in attività: Giovanni Atzeni detto “Tittia”, nove volte vincitore al Palio. Le altre contrade meglio quotate sono l’Onda, con il cavallo Viso d’angelo e il fantino Carlo Sanna detto “Brigante”, e la Torre con Zio Frac montato da Giuseppe Zedde detto “Gingillo”. Viene indicata invece come possibile sorpresa la Chiocciola, con Anda e Bola e l’esperto fantino Jonatan Bartoletti detto “Scompiglio”.

Trattative tra fantini prima della corsa del 16 agosto 2019 (Alessandro La Rocca/LaPresse)

È consuetudine che quando una contrada si ritrova con un cavallo ritenuto favorito tenti di ingaggiare uno dei fantini più bravi ed esperti per non sprecare il “dono” ricevuto dal sorteggio. E per aumentare le sue probabilità di vittoria è possibile che possa promettere qualcosa ai fantini delle contrade sfavorite, magari amiche o neutrali, per ostacolare una rivale o un’altra favorita: dipende anche da quanto una contrada può spendere, dato che per provare a vincere un Palio servono centinaia di migliaia di euro. Se invece una contrada si ritrova con un cavallo con poche possibilità di vittoria, potrebbe cercare ogni modo possibile per rovinare il Palio a una rivale. Il rischio di sorprese durante la gara è quindi elevato.

A causa del maltempo negli ultimi giorni si sono disputate soltanto quattro prove delle sei previste normalmente. Questo potrebbe aver avvantaggiato ulteriormente i cavalli esperti. Nelle prove, inoltre, non si sono verificati incidenti di alcun tipo (ad eccezione dei momenti di tensione tra contradaioli della Chiocciola e della Tartuca).

Quando saranno passate le sette di sera, quindi, cavalli e fantini — che cavalcano “a pelo”, senza sella — faranno il loro ingresso sulla pista di tufo preparata in piazza e si porteranno all’altezza del vicolo della Costarella dei Barbieri per la partenza. A quel punto la persona incaricata di gestire e rendere valida la partenza, il “mossiere”, estrarrà la busta contenente l’esito del sorteggio con cui è stato stabilito l’ordine d’ingresso dei cavalli nel “canape”, ossia tra le due corde che delimitano la zona di partenza.

Per un cavallo l’ordine di ingresso nel canape può incidere molto nella partenza, e quindi nell’esito della gara: solitamente le prime quattro sono le più ambite. La partenza avviene quando entra nel canape il cavallo “di rincorsa”, cioè l’ultimo del sorteggio, posizionato inizialmente all’esterno e dietro agli altri: a volte questo avviene in pochi minuti, a volte si può aspettare parecchio, il tutto a seconda delle varie situazioni tra contrade rivali e amiche. Solitamente il fantino di rincorsa decide di far partire il Palio quando i cavalli di una o più contrade rivali sono mal posizionati, o quando quello di una contrada alleata è in posizione favorevole. Il Palio verrà poi vinto dal cavallo, con o senza fantino (in questo caso “scosso”), che per primo completerà tre giri di piazza in senso orario.

– Leggi anche: Siena prima del Palio