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  • Martedì 27 giugno 2023

L’audio in cui Trump ammette di avere dei documenti riservati a casa

L'ha pubblicato CNN, risale al 2021 e sembra piuttosto esplicito

(Scott Olson/Getty Images)
(Scott Olson/Getty Images)

Nella notte fra lunedì e martedì la tv statunitense CNN ha pubblicato la registrazione audio di un incontro del 2021 in cui l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ammetteva di avere con sé dei documenti riservati, che in teoria avrebbe dovuto riconsegnare una volta concluso il suo mandato da presidente. La trascrizione dell’incontro era già nota da inizio giugno, ma l’audio non era ancora stato diffuso pubblicamente. L’incontro del 2021 è una delle circostanze citate nelle carte dell’incriminazione che Trump ha subito due settimane fa per uso improprio di documenti riservati e intralcio alla giustizia.

La conversazione registrata risale al luglio del 2021 ed era stata fatta al golf club di Trump a Bedminster, nel New Jersey, una delle sue residenze. In quell’occasione Trump aveva incontrato due persone che stavano lavorando all’autobiografia di Mark Meadows, ex capo dello staff della Casa Bianca, e la conversazione era stata registrata da uno dei due presenti. Nel corso dell’incontro, Trump commentava un articolo pubblicato alcuni giorni prima dal New Yorker: l’articolo sosteneva che nelle ultime settimane di Trump alla presidenza Mark Milley, capo di stato maggiore delle forze armate statunitensi, avesse impedito allo stesso Trump di attaccare l’Iran.

Per smentire questa versione, Trump sembrava indicare dei fogli davanti a sé che contenevano – almeno secondo lui – dei piani per invadere l’Iran, preparati dal ministero della Difesa. Piani del genere sono disponibili in ogni momento, nel caso un presidente debba prendere decisioni delicate in breve tempo: ma Trump sosteneva che la loro presenza dimostrasse che non era lui a volere attaccare l’Iran, bensì l’esercito e il ministero della Difesa.

Dopo avere maneggiato questi documenti – in sottofondo si sentiva distintamente un rumore di fogli – Trump diceva: «queste sono informazioni riservate». E poi ancora: «quando ero presidente avrei potuto renderle pubbliche: ora non posso, ma rimangono riservate».

Trump ha respinto tutte le accuse, e ancora la settimana scorsa in un’intervista andata in onda su Fox News aveva insistito che i documenti mostrati in quell’incontro non fossero riservati, ma fossero semplicemente ritagli di giornali e riviste. Contattato dal New York Times dopo la pubblicazione dell’audio, un portavoce di Trump ha detto che «la registrazione fornisce un contesto che dimostra, ancora una volta, che il presidente Trump non ha fatto nulla di sbagliato».

Il processo per uso improprio di documenti riservati deve ancora iniziare, ma sempre più commentatori e analisti sostengono che le prove nei confronti di Trump siano assai solide. Venerdì è prevista l’incriminazione di Walt Nauta, stretto collaboratore di Trump, che secondo l’accusa lo avrebbe aiutato a occultare documenti riservati.