L’ex sindaco di Lodi Simone Uggetti è stato definitivamente assolto dopo il secondo appello del processo per gli appalti delle piscine

L'ex sindaco di Lodi Simone Uggetti (ANSA / Flavia Mazza)
L'ex sindaco di Lodi Simone Uggetti (ANSA / Flavia Mazza)

Simone Uggetti, sindaco di Lodi del PD tra il 2013 e il 2016, è stato definitivamente assolto dopo la ripetizione del processo di appello relativo agli appalti di due piscine comunali, nel quale era stato accusato di turbativa d’asta. La terza sezione della Corte d’Appello di Milano lo ha assolto in quanto “non punibile” per la “particolare tenuità del fatto”, dopo che una precedente assoluzione in appello, nel maggio 2021, “perché il fatto non sussiste”, era stata annullata dalla Corte di Cassazione nell’aprile 2022.

Il 3 maggio del 2016 Uggetti venne arrestato e sospeso dalle funzioni di sindaco in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare motivata dal presunto pericolo di inquinamento delle prove. Passò 10 giorni in carcere e 25 ai domiciliari, prima di essere rimesso in libertà. Il suo arresto causò molte reazioni nella politica, e in particolare il Movimento 5 Stelle (M5S) e la Lega organizzarono manifestazioni a Lodi, con toni giustizialisti e molto aggressivi, per chiederne le dimissioni. Nell’agosto del 2016 infine Uggetti si dimise da sindaco e nel novembre del 2018 venne condannato in primo grado a 10 mesi di carcere e 300 euro di multa. Dopo l’assoluzione in appello l’ex capo politico del M5S Luigi Di Maio, allora ministro degli Esteri, si scusò pubblicamente degli attacchi, definendoli «profondamente sbagliati» e condotti con modalità «grottesche e disdicevoli».

Uggetti ha commentato la definitiva assoluzione arrivata a quasi sette anni di distanza dall’arresto: «Sono sollevato, ma una giustizia che arriva così tardi non è necessariamente una buona giustizia e un buon servizio per i cittadini».

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