È morta a 87 anni l’attrice inglese Glenda Jackson, due volte premio Oscar negli anni Settanta ed ex parlamentare del Regno Unito

Glenda Jackson in una foto del 1980 (Daily Express/ Hulton Archive/ Getty Images)
Glenda Jackson in una foto del 1980 (Daily Express/ Hulton Archive/ Getty Images)

È morta l’attrice inglese Glenda Jackson, che vinse due volte il premio Oscar come migliore attrice protagonista negli anni Settanta per Donne in amore e Un tocco di classe e fu anche membro della Camera dei comuni per il Partito Laburista. La notizia della morte, avvenuta a causa di una breve malattia, è stata comunicata giovedì dal suo agente. Aveva 87 anni.

Jackson nacque nel 1936 vicino a Liverpool e cominciò a interessarsi alla recitazione fin da adolescente: nel 1954 si trasferì a Londra per frequentare la Royal Academy of Dramatic Art e negli anni successivi fece il suo debutto a teatro. Nove anni dopo si unì alla Royal Shakespeare Company, la compagnia teatrale più famosa del Regno Unito, e debuttò anche al cinema, ottenendo buoni apprezzamenti. Vinse gli Oscar nel 1971 e nel 1974. Nello stesso periodo interpretò la regina Elisabetta I in un apprezzato sceneggiato televisivo della BBC e fu anche la protagonista del film Domenica, maledetta domenica (Sunday Bloody Sunday), che vinse cinque premi Bafta, cioè i più importanti premi britannici per il cinema, tra cui quello per la migliore attrice.

Negli anni seguenti Jackson continuò ad avere ruoli sia nel cinema che a teatro, ma dal 1991 smise di recitare per dedicarsi alla carriera politica con il Partito Laburista, a cui era iscritta fin da ragazza: fu parlamentare dal 1992 al 2015 e tra il 1997 e il 1999 fece parte del governo del primo ministro Tony Blair come viceministra dei Trasporti. Tornò a recitare nel 2015 dopo un’assenza di oltre vent’anni, vincendo poi un altro Bafta per il suo ruolo nel dramma televisivo Elizabeth is missing. Di recente aveva recitato nel film The Great Escaper assieme a Michael Caine. La notizia della sua morte è stata commentata sui social network da numerosi politici inglesi e anche dal primo ministro Rishi Sunak.