La banca JPMorgan risarcirà una donna che l’aveva denunciata per i suoi rapporti con Jeffrey Epstein, il miliardario statunitense accusato di tratta sessuale di minori
Lunedì la JPMorgan, la banca più grande degli Stati Uniti e una delle più importanti al mondo, ha annunciato di aver trovato un accordo per risolvere una delle due cause che riguardano i suoi rapporti con Jeffrey Epstein, il miliardario statunitense accusato in più occasioni di reati legati alla tratta sessuale di minori, che si era suicidato in carcere nel 2019. JPMorgan è accusata di essere stata a conoscenza dei crimini compiuti da Epstein e di essere stata coinvolta nelle transazioni economiche legate alla tratta per cui Epstein fu incriminato. La causa in cui ha accettato di patteggiare era stata intentata da una donna che aveva accusato Epstein di abusi sessuali.
Dell’accordo per il risarcimento non si sa molto: non ne è stata comunicata la cifra e dovrà comunque essere approvato da un tribunale federale di New York.
I rapporti tra Epstein e JPMorgan sono al centro anche di una causa intentata dal governo delle Isole Vergini Americane, dove Epstein possedeva due isole (poi messe in vendita, dopo la sua morte, per risarcire le persone di cui aveva abusato sessualmente). Alle cause in corso ha recentemente aggiunto nuovi elementi anche un’inchiesta del Wall Street Journal, secondo cui alcuni importanti dirigenti di JPMorgan avrebbero mantenuto ampi e duraturi rapporti con Epstein ben dopo e ben più intensamente rispetto a quanto dichiarato, traendone una serie di benefici economici.