La Corte Suprema del Pakistan ha ordinato la liberazione dell’ex primo ministro Imran Khan, che era stato arrestato martedì con accuse di corruzione

(Carl Court/Getty Images)
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La Corte Suprema del Pakistan ha annullato l’arresto di Imran Khan, ex primo ministro del paese e attuale leader dell’opposizione, che era stato arrestato martedì con accuse di corruzione e frode. La sentenza di annullamento è avvenuta dopo una breve udienza a cui era presente lo stesso Khan: la Corte ha ritenuto illegale l’arresto di Khan e deciso che l’ex primo ministro dovrà essere scarcerato immediatamente.

Khan è accusato di non avere dichiarato i guadagni ricavati da doni ricevuti da funzionari di paesi esteri durante il suo mandato da primo ministro e di averne successivamente rivenduti altri. Il suo partito aveva definito l’arresto un «rapimento» da parte delle forze dell’ordine, e negli scorsi giorni in Pakistan c’erano state grosse proteste organizzate dai suoi sostenitori, a cui l’esercito pachistano aveva risposto in maniera piuttosto dura. Negli scontri e nelle proteste degli scorsi giorni sono state arrestate circa 2.500 persone e 11 sono state uccise.