La Federal Reserve ha aumentato di nuovo i tassi di interesse, e per la prima volta non ha parlato dei prossimi aumenti

Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell (Scott Olson/Getty Images)
Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell (Scott Olson/Getty Images)

Mercoledì la Federal Reserve, la banca centrale americana, ha annunciato un altro aumento dei tassi di interesse di 25 punti base (in termini pratici dello 0,25 per cento), portandoli tra il 5 e il 5,25 per cento. È il decimo aumento consecutivo, in linea con quello deciso a febbraio, sempre di 25 punti base. I tassi d’interesse sono quelli a cui le banche centrali prestano denaro alle altre banche, in pratica il costo del denaro. Tradizionalmente, il rialzo dei tassi è lo strumento migliore a disposizione delle banche centrali per mettere l’inflazione sotto controllo, perché aumentando il costo del denaro si riducono i fenomeni che portano a un aumento dei prezzi.

Molti analisti hanno notato che nel comunicato non c’è più alcuna indicazione sugli aumenti futuri, cosa che si è sempre vista nei comunicati passati, quando la banca centrale voleva rendere chiaro che il percorso di aumento dei tassi era proiettato anche verso il futuro. Gli esperti sono piuttosto concordi nel dire che questo potrebbe segnare un rallentamento nel processo di aumento dei tassi di interesse, che negli Stati Uniti è stato piuttosto veloce e che per questo ha portato ad alcuni fenomeni di instabilità finanziaria, come nel caso dei fallimenti di alcune banche statunitensi.

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