Luigi Di Maio è stato indicato come rappresentante speciale europeo per il Golfo Persico

Il capo della diplomazia europea lo ha raccomandato in una lettera in cui cita i suoi «diffusi contatti» con quella zona del mondo

(Roberto Monaldo/LaPresse)
(Roberto Monaldo/LaPresse)
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L’Alto rappresentante per gli Affari esteri dell’Unione Europea, Josep Borrell, ha raccomandato la nomina di Luigi Di Maio, ex ministro degli Esteri italiano, a rappresentante speciale europeo per il Golfo Persico, la regione dell’oceano Indiano su cui si affacciano Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Iran, tra gli altri. In una lettera inviata agli ambasciatori del Comitato politico e di sicurezza del Consiglio dell’Unione Europea, Borrell ha scritto: «Da ex ministro degli Esteri dell’Italia, Di Maio ha il profilo politico e il livello internazionale necessari per questo ruolo. I suoi diffusi contatti con i paesi del Golfo gli permetteranno di relazionarsi con gli attori più rilevanti al giusto livello».

Il mandato di Di Maio sarà inizialmente di 21 mesi, dal primo giugno del 2023 al 28 febbraio del 2025. Concludendo la lettera Borrell ha invitato gli ambasciatori che rappresentano i 27 paesi membri dell’Unione a sostenere la nomina di Di Maio e a far sì che venga approvata dai rispettivi paesi.

Fonti citate dall’agenzia Ansa dicono che in ogni caso la nomina non verrà discussa al Consiglio Affari esteri di domani previsto in Lussemburgo, e che potrebbe non essere ratificata in tempi brevi. I rappresentanti speciali dell’Unione Europea sono figure diplomatiche con un mandato in una determinata zona del mondo, che può variare a seconda delle esigenze politiche dell’Unione: ci sono stati rappresentanti speciali per la Macedonia, per il Caucaso del Sud, per la Moldavia, per l’Afghanistan, per il processo di pace in Medio Oriente. Il loro compito è promuovere gli interessi politici dell’Unione in quei territori, in cui spesso c’è una crisi o instabilità di qualche tipo. In Bosnia Erzegovina, per esempio, c’è un rappresentante speciale che ha il compito di seguire il processo di adesione all’Unione Europea del paese.

Era dallo scorso autunno che si parlava di Di Maio come candidato a rappresentante speciale per il Golfo, insieme al greco Dimitris Avramopoulos, ex commissario europeo agli Affari interni.

Borrell avrebbe dovuto esprimersi mesi fa, ma la decisione era slittata dopo l’inchiesta sulle presunte corruzioni del Qatar al Parlamento Europeo, che aveva portato all’arresto di alcuni europarlamentari ed ex europarlamentari. Peraltro Avramopoulos era nel consiglio di amministrazione dell’ong di una delle figure principali coinvolte dallo scandalo, l’ex europarlamentare italiano Antonio Panzeri. Anche per questo le probabilità che venisse scelto come futuro rappresentante speciale si erano ridotte, a vantaggio proprio di Di Maio.

Di Maio era stato ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico nel primo governo di Giuseppe Conte, tra il 2018 e il 2019, e ministro degli Esteri nel secondo. In quel periodo era anche capo politico del Movimento 5 Stelle, partito che poi aveva lasciato lo scorso anno. Era stato confermato ministro degli Esteri anche dal governo di Mario Draghi. Alle ultime elezioni Di Maio aveva fatto campagna elettorale per il suo partito, Impegno Civico, che però aveva ottenuto un risultato pessimo: lo 0,6 per cento alla Camera e lo 0,56 per cento al Senato. Di Maio era rimasto fuori dal parlamento e da allora ha cancellato i suoi profili Facebook e TikTok, riducendo al minimo le sue apparizioni pubbliche.