L’accademico Hassan Diab è stato condannato all’ergastolo per l’attentato alla sinagoga di Parigi del 1980

La polizia dopo l'esplosione in rue Copernic, Parigi, 3 ottobre 1980 (AP Photo/Remy de la Mauviniere, File)
La polizia dopo l'esplosione in rue Copernic, Parigi, 3 ottobre 1980 (AP Photo/Remy de la Mauviniere, File)

L’accademico di origine libanese Hassan Diab è stato condannato all’ergastolo per aver causato la violenta esplosione che il 3 ottobre del 1980, davanti alla sinagoga di rue Copernic a Parigi, uccise quattro persone e ne ferì una quarantina. Il processo contro Diab era iniziato a Parigi il 3 aprile, dopo più di 42 anni e dopo una delle più lunghe inchieste giudiziarie mai condotte in Francia. Diab ha 69 anni, vive in Canada, dove ha preso la cittadinanza, e si era rifiutato di partecipare al processo, dichiarandosi innocente. Durante il processo, la difesa ha sostenuto che Diab non fosse in Francia nel giorno dell’attentato, ma a Beirut.

Nel 1980 la responsabilità politica dell’attentato fu inizialmente attribuita dai media al movimento neonazista, ma dopo poco le indagini si concentrarono su un’altra pista: il terrorismo palestinese. I primi indizi contro Diab tuttavia emersero dalle indagini solo nel 1999: passarono anni prima che venisse emanato un mandato d’arresto internazionale e altri anni ancora prima che il Canada acconsentisse all’estradizione, nel 2014. Nel 2018 però il caso fu chiuso per mancanza di prove e Diab poté tornare in Canada. Nel 2021 la Corte Suprema francese accolse la richiesta d’appello contro la chiusura del caso e si arrivò infine al processo. È molto probabile che la condanna all’ergastolo sarà seguita da una seconda richiesta di estradizione, ma non è facile prevedere come risponderanno le autorità canadesi.