In Cile è stata approvata la riduzione dell’orario lavorativo da 45 a 40 ore alla settimana

Una bandiera cilena alla biennale di architettura di Santiago del Cile, lo scorso gennaio
(AP Photo/ Matias Delacroix, File)

Martedì la Camera del parlamento cileno ha approvato a stragrande maggioranza la riduzione dell’orario lavorativo nel paese da 45 a 40 ore alla settimana. La proposta di legge era già stata approvata in Senato la settimana scorsa e prevede che l’orario di lavoro venga gradualmente ridotto fino a 40 ore settimanali entro cinque anni. Per diventare legge dovrà solo essere firmata dal presidente Gabriel Boric, che molto probabilmente lo farà entro il prossimo primo maggio, la festa internazionale dei lavoratori.

La Camera dei deputati cilena ha approvato il disegno di legge con 127 voti favorevoli e 14 contrari (al Senato era stato votato all’unanimità). È la seconda volta che il Cile approva una riforma di questo tipo, dopo che nel 2005 il parlamento aveva stabilito la riduzione dell’orario di lavoro da 48 ore a 45. La legge prevede anche che, con l’accordo dei lavoratori, le 40 ore di lavoro settimanali possano essere distribuite su quattro giorni lavorativi anziché cinque (la cosiddetta “settimana corta”).

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