First Citizens Bank comprerà Silicon Valley Bank, la grossa banca statunitense fallita

(Justin Sullivan/Getty Images)
(Justin Sullivan/Getty Images)

Domenica sera la Federal Deposit Insurance Corporation – l’equivalente statunitense del nostro fondo interbancario di assicurazione dei conti correnti – ha annunciato che First Citizens Bank comprerà buona parte di Silicon Valley Bank, la grossa banca statunitense che era fallita a inizio marzo e dando il via a una grave crisi generale di fiducia verso il sistema bancario internazionale.

First Citizens Bank è una cosiddetta banca regionale, ossia un istituto di medie dimensioni e molto legato all’economia del territorio e alla rete produttiva locale. Acquisirà parte dei conti correnti di Silicon Valley Bank e dei suoi investimenti, oltre che tutte le sue filiali negli Stati Uniti, che lunedì apriranno con l’insegna di First Citizens Bank. Il costo della transazione è di 16,5 miliardi di dollari, con cui First Citizens Bank compra a sconto grossi pezzi della banca fallita per un valore complessivo di mercato di 72 miliardi di dollari. Con questa acquisizione First Citizens Bank si ingrandisce notevolmente, diventando la 36esima banca per dimensione negli Stati Uniti.

Dopo il fallimento di Silicon Valley Bank per settimane i titoli delle banche di tutto il mondo hanno subìto grandi perdite di valore sui mercati finanziari perché gli investitori temevano che altre banche sarebbero poi fallite di conseguenza. Cosa che in effetti è avvenuta: dopo Silicon Valley Bank è fallita anche la statunitense Signature Bank e Credit Suisse ci è andata molto vicina (anche se la crisi della banca svizzera era in gran parte slegata dalla crisi delle banche americane).

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