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  • Sabato 18 marzo 2023

Trump dice che martedì potrebbe essere arrestato

Nell'ambito delle indagini su un presunto pagamento illegale all'attrice porno Stormy Daniels, per cui rischia di essere incriminato a breve

(AP Photo/Alex Brandon, File)
(AP Photo/Alex Brandon, File)
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L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto di credere che martedì verrà arrestato nell’ambito di un’indagine della procura distrettuale di Manhattan (New York) su un suo presunto pagamento illegale nei confronti dell’attrice di film per adulti Stormy Daniels. Sulla vicenda sta indagando il procuratore distrettuale Alvin Bragg: da giorni si attende una decisione della giuria su un’incriminazione o meno di Trump, ma non si conoscono con esattezza i tempi. Se incriminato, Trump sarebbe il primo ex presidente nella storia degli Stati Uniti ad affrontare un processo penale.

Secondo quanto scritto da Trump sul suo social network Truth, il giudizio dovrebbe arrivare martedì prossimo, e dovrebbe essere seguito da un suo arresto. Parlando di sé in terza persona ha detto che «fughe di notizie illegali dal corrotto e politicizzato ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan […] indicano che l’ex presidente degli Stati Uniti sarà arrestato martedì della prossima settimana». Trump ha poi esortato i suoi sostenitori a protestare e a «riprendersi il paese».

Trump non ha detto di essere stato informato dell’imminente incriminazione e non ha fornito maggiori dettagli sulle fughe di notizie a cui fa riferimento. L’arresto dovrebbe consistere formalmente nella rilevazione delle impronte digitali e nella realizzazione delle foto segnaletiche, ma poi Trump verrebbe rilasciato in attesa che inizi il processo. Da parte del procuratore distrettuale di Manhattan non ci sono state conferme o smentite.

L’accusa nei confronti di Trump riguarda un pagamento di 130mila dollari fatto nel 2016 alla pornostar Daniels, in cambio della promessa di non rivelare pubblicamente alcune informazioni su una relazione che i due avevano avuto dieci anni prima. Quei soldi furono pagati dall’ex avvocato e collaboratore di Trump Michael Cohen, poi rimborsato da Trump. Secondo gli investigatori il rimborso sarebbe avvenuto usando i fondi del comitato elettorale di Trump, attraverso una fattura per una falsa prestazione legale.

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