A Peccioli, per guardare il mondo da un’utile distanza

L'edizione 2023 del festival toscano Pensavo Peccioli coinvolge ancora il Post e moltissimi ospiti, e una mostra di Emiliano Ponzi

Nel weekend tra il 17 e il 19 marzo si terrà la nuova edizione di Pensavo Peccioli, il festival culturale ospitato nel borgo toscano di Peccioli, curato dal peraltro direttore del Post Luca Sofri assieme alla fondazione Peccioliper, e a cui il Post collabora dalla sua nascita nel 2019. Il programma di quest’anno è eccezionalmente ricco, costruito intorno all’ambizione di “capire cosa sta succedendo, a noi e al mondo”, come spiegano il sottotitolo del festival e la presentazione di Sofri.

Come stanno andando le cose? Cosa sta succedendo?
Pensavo Peccioli è un annuale cauto approccio per capirlo, preoccupato ma non sfiduciato, e per guardare il mondo intero da una dimensione familiare e tangibile come quella di una piccola comunità, di un luogo concreto. Ma anche, come suggerisce l’immagine creata quest’anno da Emiliano Ponzi, da una certa distanza, per vedere l’insieme. Pensavo Peccioli è l’idea che quello che capita al mondo capiti a ognuno di noi dovunque si trova, e viceversa. Ed è l’idea che comprendere il mondo e informarsi sia il primo modo di migliorarlo. Ed è insomma tre giorni di incontri con persone che osservano e raccontano le cose, che provano a capirle e spiegarle, ospiti di una cittadina che è attenta da decenni a quello che succede e a come farne bene comune, per sé e per gli altri. Ne abbiamo, da dire, e da ascoltare.

Anche quest’anno l’immagine di Pensavo Peccioli è infatti di Emiliano Ponzi, divenuto in questi anni l’illustratore italiano più richiesto e pubblicato nel mondo, e di cui il festival ospiterà quindi una mostra appositamente progettata, Anthologica, che racconta in particolare la rappresentazione della realtà e il valore di informazione delle opere di Ponzi. Nella sua nuova idea dedicata al festival Ponzi ha immaginato di guardare le cose del mondo prendendosi un po’ di distanza, dallo spazio, o da una cittadina nella campagna toscana.
Il weekend ospiterà poi un laboratorio di scrittura teatrale con la regista Paola Rota e l’attore Giuseppe Battiston. E chi è già stato a Peccioli conosce la suggestiva opera fotografica di Vittorio Corsini sugli “sguardi”, che ha in progetto un proprio remake destinato a un allestimento a New York a partire da un set fotografico allestito durante i giorni del festival.

Per gli incontri in programma arriveranno invece a Peccioli giornalisti, scrittori, esperti e osservatori delle cose del mondo: Francesco Piccolo, Paolo Giordano, Vera Gheno, Chiara Valerio, Sonia Bergamasco, Diego Bianchi, Gherardo Colombo, Mario Calabresi, Annalisa Cuzzocrea, Gian Arturo Ferrari, Rosella Postorino, Olivier Norek, Daniela Collu, Stefano Boeri, Gaia Tortora, Massimo Mantellini, Elisabeth Åsbrink, Azzurra Rinaldi, Annalisa Monfreda, Amedeo Balbi, Giovanna Zucconi, Luca Molinari, Franco Arminio, Paolo Nori, Marino Sinibaldi, Alessandra Tedesco (Tortora e Bergamasco presenteranno in anteprima i loro nuovi libri in uscita la settimana seguente).
Insieme a loro ci saranno Giulia Siviero, Ludovica Lugli, Matteo Caccia, Francesco Costa, Michele Serra, Giacomo Papi e Stefano Nazzi del Post: con due eventi “classici” nell’offerta del Post, la rassegna stampa I giornali spiegati bene con Costa e Sofri (e con Sofri e Serra, domenica) e la presentazione del nuovo numero della rivista Cose spiegate bene.

Tutto il programma è qui. Gli incontri sono gratuiti e ad accesso libero fino a esaurimento dei posti.