Dal 2024 in Francia i prodotti mestruali riutilizzabili saranno rimborsati alle minori di 25 anni

Élisabeth Borne all'Assemblea Nazionale, Parigi, 14 febbraio 2023 (AP Photo/Thibault Camus, File)
Élisabeth Borne all'Assemblea Nazionale, Parigi, 14 febbraio 2023 (AP Photo/Thibault Camus, File)

La prima ministra francese Élisabeth Borne ha annunciato che dal 2024 le donne fino ai 25 anni potranno richiedere il rimborso dei prodotti riutilizzabili per il ciclo mestruale, cioè mutande assorbenti, coppette in silicone o assorbenti lavabili. «La precarietà mestruale è una realtà che colpisce troppe donne. È un’ingiustizia quotidiana», ha detto Borne. Per essere rimborsati, i prodotti igienici riutilizzabili dovranno essere acquistati in farmacia: «È impensabile che le donne non possano avere le tutele di cui hanno bisogno», ha commentato Borne.

In Francia, la cosiddetta “period poverty” (lo stato di povertà che impedisce ad alcune ragazze di andare a scuola quando hanno le mestruazioni perché non possono permettersi gli assorbenti o altri prodotti indispensabili) riguarda almeno una donna su cinque, secondo alcune ricerche citate in queste ore dai giornali francesi. Nel 2015 in Francia la cosiddetta “tampon tax”, la tassa sugli assorbenti corrispondente all’IVA, era stata abbassata dal 20 al 5,5 per cento. Nel dicembre del 2020 il presidente francese Emmanuel Macron aveva messo a disposizione 5 milioni di euro per combattere la precarietà mestruale e nel 2021 il governo aveva previsto la gratuità dei prodotti mestruali per tutte le studentesse delle residenze universitarie e dei servizi sanitari universitari.

Della questione del costo degli assorbenti si discute da molti anni in vari paesi, ma sono pochi quelli che hanno fatto davvero qualcosa per agevolarne l’accesso. In Europa il paese più avanzato è la Scozia che, dall’agosto del 2022, ha deciso di rendere gratuiti per tutte le donne assorbenti o prodotti per il ciclo mestruale.