Le tre migliori coppette mestruali

Secondo Wirecutter, l'autorevole sito di recensioni del New York Times, che ha raccolto i consigli di una ginecologa e di chi le usa

Negli ultimi anni molte delle persone che hanno le mestruazioni e vogliono risparmiare sull’acquisto degli assorbenti o si preoccupano dell’impatto sull’ambiente degli assorbenti usa e getta hanno cominciato a usare le coppette mestruali. Sono piccoli oggetti di plastica che si inseriscono all’interno della vagina e raccolgono il sangue mestruale fino a quando non vengono rimossi e svuotati. Sono a forma di coppa, si ripiegano per essere inseriti e sul fondo hanno una parte allungata (un gambo) o a forma di anello per essere facilmente afferrati. In estate possono essere particolarmente utili per chi non ama tanto gli assorbenti interni.

Wirecutter, l’affidabile sito di recensioni di oggetti del New York Times, ha fatto una delle sue guide all’acquisto anche per questo tipo di prodotto, mettendo insieme le recensioni su Amazon e quelle dei siti specializzati, il parere di una ginecologa molto seguita su Twitter e le esperienze di 15 persone che usano le coppette mestruali. Dei quattro modelli che consiglia Wirecutter tre si possono acquistare anche in Italia; ciascuno è più adatto per un particolare tipo di conformazione fisica e si possono scegliere diverse taglie.

Qualche consiglio sulle coppette mestruali, in generale
Prima di tutto: quando si usa una coppetta mestruale non la si dovrebbe sentire molto e sicuramente non deve far male. La sensazione dovrebbe essere più o meno la stessa che si prova quando si indossa un assorbente interno, che si riesce a percepire se ci si impegna a farlo ma di cui normalmente ci si dimentica.

Seconda cosa molto importante: la cosa più difficile delle coppette mestruali è imparare a usarle. Ci vuole tempo e pazienza per capire come si inseriscono e, in alcuni casi, quali sono la forma e la misura giusta per la propria vagina; molte persone rinunciano a usarle perché si arrendono dopo i primi tentativi. Ci sono molte cose da imparare per usare una coppetta mestruale: come inserirla e rimuoverla senza far uscire il sangue, come capire se si è aperta correttamente (la si inserisce ripiegata) e come capire quando è piena. Le esperte di coppette mestruali consigliano di non demordere e di provare per almeno quattro cicli mestruali prima di rinunciare. All’inizio conviene usarle in abbinamento a un assorbente esterno, per non rischiare di sporcarsi i vestiti se le si è posizionate male. Se dopo cinque o sei cicli mestruali avete preso confidenza, ma vi sembra scomoda, è probabile che abbiate sbagliato taglia o modello.

Se la coppetta che usate fuoriesce un po’ dalla vostra vagina (e siete sicure di averla posizionata il più in fondo possibile), è probabile che abbiate bisogno di una coppetta più piccola. Se è un modello con il gambo e ne fuoriesce la parte finale, potrebbe bastare tagliarne un pezzetto.

Se la coppetta che usate si muove molto all’interno della vostra vagina e vi riesce difficile afferrarla quando volete rimuoverla, è probabile che abbiate bisogno di una coppetta più grande.

Se la coppetta che usate vi fa sentire costantemente il bisogno di urinare, è probabile che abbiate bisogno di una coppetta più piccola o fatta di un materiale più morbido.

La migliore per il maggior numero di persone: la MeLuna Classic
Secondo Wirecutter, che ha analizzato 18 modelli di coppette mestruali, la migliore per il maggior numero di persone è il modello Classic dell’azienda tedesca MeLuna. Tutte le coppette dell’azienda sono fatte di TPE, un tipo di plastica flessibile e riciclabile, usato anche per fare le tettarelle da biberon; non dà problemi a chi è allergico al lattice perché non lo contiene. Wirecutter consiglia il modello Classic perché è molto facile da piegare e da aprire una volta inserito in vagina, perché è facile da pulire e perché è disponibile in quattro taglie diverse: S, M, L e XL. Per provare a capire qual è la taglia giusta, si può consultare una guida apposita realizzata da MeLuna, anche in italiano: a seconda della corporatura, del flusso mestruale, del numero di gravidanze e della forma fisica vi indica quella che potrebbe essere più adatta a voi.

La MeLuna Classic è disponibile in moltissimi colori e con tre diverse alternative per quanto riguarda la protuberanza per la rimozione: a gambo, ad anello e arrotondata – la prima è la più comoda per le principianti, le più esperte possono trovare più confortevole l’ultima opzione. Il costo cambia a seconda della taglia, ma è sempre tra i 15 e i 20 euro.

Nel caso in cui vi troviate bene con la MeLuna Classic ma desideraste un modello di una plastica un po’ più rigida, potete acquistare un modello Sport: è disponibile nelle stesse taglie del Classic e ha la stessa forma, è solo più rigido.

La MeLuna Shorty
Oltre al modello Classic, MeLuna propone alcune varianti: di queste Wirecutter consiglia il modello Shorty, pensato per chi ha la cervice, cioè il collo dell’utero, più in basso della media. Dato che è più corta rispetto alla Classic è un po’ più difficile da piegare e può contenere una quantità minore di sangue mestruale: per questo deve essere rimossa e svuotata più di frequente. A sua volta è disponibile in quattro taglie diverse – S, M, L e XL – che corrispondono a un diverso diametro.

Tra le coppette mestruali recensite da Wirecutter mancano per forza di cose quelle italiane e non vendute negli Stati Uniti: abbiamo comunque scelto di segnalarvi le stesse coppette perché quelle di MeLuna hanno un vantaggio che gli altri marchi non offrono, cioè la possibilità di poter provare taglie anche molto diverse e due diverse consistenze senza cambiare forma e quindi potendo confrontare meglio i diversi modelli.

Diva Cup
Per chi ha una vagina piuttosto lunga Wirecutter consiglia la Diva Cup, una delle coppette mestruali più note e più grandi disponibili sul mercato: è liscia e comoda e può contenere un flusso molto abbondante. Ne esistono due modelli: l’1 è pensato per donne che non hanno mai partorito e/o con meno di 30 anni, il 2 per le altre. Non è fatta di TPE ma di silicone medico, il materiale in assoluto più adatto. La produce un’azienda canadese e costa un po’ di più rispetto alle coppette di MeLuna.

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Come si fa a pulire le coppette mestruali
L’ostetrica e divulgatrice Violeta Benini spiega bene come disinfettare una coppetta mestruale in modo sicuro sul suo blog – in cui peraltro potete trovare moltissime informazioni utili sulle coppette mestruali citate qui e anche su altre, comprese quelle italiane.

A meno che non abbiate un’infezione vaginale, spiega Benini, tra un ciclo mestruale e l’altro è sufficiente lavare la propria coppetta con un detergente delicato e poi tenerla per cinque minuti in un pentolino di acqua bollente oppure per sei o sette minuti in un recipiente pieno d’acqua all’interno di un forno a microonde acceso alla massima potenza. In caso di infezioni – o nel caso in cui la coppetta vi sia finita in un posto sporco – si può sterilizzare facilmente con acqua e candeggina, oppure Amuchina: in un bicchiere d’acqua da 200-250 ml bisogna mettere circa 10 ml di candeggina (cioè un cucchiaio) oppure 20 ml di Amuchina, in cui l’ipoclorito di sodio, la sostanza che disinfetta, è più diluito.

Durante il ciclo mestruale, cioè nei giorni in cui la coppetta mestruale viene usata, è sufficiente sciacquarla con l’acqua ogni volta che la si svuota. Si può anche non sciacquare se non è possibile farlo, ma è indispensabile avere le mani pulite quando la si maneggia.

Si possono, per scelta, eliminare le mestruazioni?

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