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  • Domenica 5 marzo 2023

Nel korfball maschi e femmine giocano insieme

È uno sport olandese simile al basket, noto soprattutto per la sua parità di genere

(Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)
(Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)
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Negli ultimi anni stanno aumentando le competizioni sportive miste, in cui maschi e femmine gareggiano insieme. Succede perlopiù in gare a staffetta, verso le quali il Comitato Olimpico Internazionale si sta mostrando sempre più interessato, ma in cui di fatto i maschi gareggiano con i maschi e le femmine con le femmine. Ma ci sono anche casi in cui maschi e femmine gareggiano davvero insieme: per esempio nella vela, nel nuoto artistico, nel pattinaggio di figura o nel doppio misto del tennis.

È invece molto raro che maschi e femmine gareggino insieme in uno sport di squadra, una cosa che succede quasi solo nel korfball, una disciplina olandese che ha più di un secolo, pensata appositamente per squadre miste e di recente presentata dal New York Times come «uno degli sport meno conosciuti al mondo, ma anche fra i più progressisti».

Il korfball fu inventato nel 1902 da Nico Broekhuysen, un insegnante di Amsterdam alla ricerca di un gioco di squadra in cui alunni e alunne potessero competere insieme. Broekhuysen prese in parte ispirazione dal netball, una variante del basket pensata per essere meno fisica e meno di contatto rispetto alla pallacanestro tradizionale, e in parte da un gioco svedese con un grande anello messo sopra a un palo alto tre metri, anch’esso pensato perché maschi e femmine ci potessero giocare insieme.

(Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)

Per il korfball (da “korf”, che in olandese vuol dire “cestino”) Broekhuysen sostituì anzitutto il grande anello con qualcosa di più simile a un canestro (cosa che rendeva più facile capire quando si faceva punto) e più in generale elaborò una versione semplificata dei giochi a cui si era ispirato, così da rendere il suo sport adatto anche ai bambini.

Nei Paesi Bassi e in Belgio il korfball ebbe subito buona diffusione: fu sport dimostrativo, con due sole squadre olandesi partecipanti, alle Olimpiadi del 1920 di Anversa, in Belgio, e otto anni dopo fu riproposto, sempre con squadre miste e di nuovo come sport dimostrativo e non ufficiale, anche ai Giochi di Amsterdam.

Si stima che il korfball, di cui esistono una settantina di federazioni nazionali, sia praticato nel mondo da circa un milione di persone, la maggior parte delle quali tra Belgio e Paesi Bassi, dove certi atleti arrivano anche a guadagnare oltre tremila euro al mese.

(Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)

Si può praticare sia al chiuso che all’aperto (ne esiste anche una versione da spiaggia) e nella sua forma standard si gioca su campi rettangolari lunghi 40 metri e larghi 20. Si gioca in otto contro otto, con quattro giocatrici e quattro giocatori per squadra, e l’obiettivo è lanciare la palla nei due canestri, che stanno in cima a un palo, senza tabellone e a tre metri e mezzo d’altezza (quasi mezzo metro più in alto rispetto a quelli del basket). Nel korfball contemporaneo i canestri sono dei cilindri di plastica. La palla è simile a una da calcio o da pallavolo, più che a una da basket.

I punti nel korfball si chiamano gol e non esiste il tiro da tre né tantomeno da due: ogni gol vale sempre un punto. Un’altra differenza rispetto al basket è che i canestri non sono alla fine del campo ma più o meno a due terzi: si può quindi fare gol anche da dietro.

Il gioco prevede momenti ben codificati di attacco e di difesa, non si possono fare palleggi e chi ha la palla non può fare passi né dribblare: è insomma uno sport in cui l’obiettivo è smarcarsi per poi tirare con precisione, uno sport che — come scrive la Federazione italiana korfball, fondata nel 2003 — presuppone «un contatto fisico contenuto» e richiede «ampia destrezza e gioco di squadra».

Nel korfball, ha scritto il New York Times, non sempre è facile trovare un equilibro tra giocatori e giocatrici e c’è inoltre chi lo ritiene comunque problematico, a livello di parità di genere, perché le dinamiche di gioco portano le femmine a marcare le femmine e i maschi a marcare i maschi. Allo stesso tempo, tuttavia, c’è chi ritiene che in questo modo lo sport raggiunga un giusto equilibrio. Il New York Times racconta inoltre come il korfball si stia evolvendo: un tempo i maschi si dedicavano soprattutto a fare punti e le femmine a fare assist, mentre ora i ruoli si stanno evolvendo e integrando sempre di più.

(Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)

Così come molti altri sport minori e di nicchia, anche il korfball ha come obiettivo le Olimpiadi: dalla sua, rispetto a molti altri pretendenti, ha l’assoluta parità di genere. A suo sfavore gioca il fatto che continua a essere piuttosto seguito nei Paesi Bassi, dove certe partite arrivano ad avere alcune migliaia di spettatori, ma pochissimo altrove.

Dagli anni Ottanta è anche uno degli sport dei World Games, una manifestazione multisportiva e internazionale di discipline non olimpiche. Ogni quattro anni ci sono poi i Mondiali, la cui prossima edizione sarà nell’ottobre di quest’anno a Taiwan.

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