Meloni dice che Frontex non segnalò «un’emergenza» prima del naufragio di Cutro

La presidente del Consiglio in visita ad Abu Dhabi ha negato che ci siano responsabilità del governo, che a suo dire non era stato avvertito

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni (AP Photo/Olivier Matthys)
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni (AP Photo/Olivier Matthys)

Al termine degli incontri bilaterali con i rappresentanti del governo degli Emirati Arabi Uniti ad Abu Dhabi, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha risposto alle domande dei giornalisti. Per la prima volta, a sei giorni di distanza, si è espressa sul naufragio del peschereccio di migranti avvenuto al largo delle coste della Calabria e sulle polemiche seguite. Meloni ha respinto ogni responsabilità del governo sul mancato salvataggio della barca, il cui affondamento ha causato almeno 69 morti. La presidente del Consiglio sostiene che le motovedette della Guardia Costiera non fossero partite perché le autorità non erano a conoscenza della possibilità di un naufragio:

La situazione è semplice nella sua drammaticità: non ci sono arrivate indicazioni di emergenza da Frontex [l’agenzia dell’Unione Europea che svolge le funzioni di guardia di frontiera e costiera, ndr].

Meloni ha negato anche che le politiche del governo nella gestione delle navi delle ong, la cui azione è stata limitata e complicata dai regolamenti introdotti, possano avere avuto alcuna influenza, sottolineando come la rotta che dalla Turchia porta alla Calabria non sia fra quelle presidiate dalle navi delle organizzazioni non governative. Ribadendo che le autorità italiane non sarebbero «state avvertite da Frontex», Meloni ha aggiunto: «Ma davvero, in coscienza, c’è qualcuno che ritiene che il governo abbia volutamente fatto morire 60 persone?».

La presidente del Consiglio ha ripetuto la linea già espressa da altri esponenti del suo governo, dicendo che «per evitare che altra gente muoia vanno fermate le partenze illegali», e riguardo alla richiesta di dimissioni del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi avanzata dai partiti di opposizione ha detto: «Le opposizioni ogni giorno chiedono le dimissioni di un ministro diverso». Meloni, che era stata criticata per non essere andata a Cutro (fra gli altri dal sindaco di Crotone Vincenzo Voce), ha detto di valutare la possibilità di tenere il prossimo Consiglio dei ministri nel comune calabrese.

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Riguardo alla mancata segnalazione di un’«emergenza» da parte di Frontex, le ricostruzioni di ciò che accadde nella notte di sabato dicono che intorno alle 22:30 il peschereccio in questione fu avvistato a circa 70 chilometri dalle coste calabresi da un piccolo aereo dell’agenzia. Essendo un’organizzazione che si occupa principalmente di sicurezza, Frontex è in contatto soprattutto con le forze dell’ordine italiane, come Carabinieri e Guardia di Finanza. Per questo sabato sera aveva avvisato diverse forze dell’ordine italiane, e solo per conoscenza aveva incluso fra i destinatari anche la Guardia Costiera italiana.

In base alle comunicazioni citate da Repubblica, Frontex segnalò un barcone «con una persona sul ponte e possibili altre persone sottocoperta, nessun giubbotto di salvataggio visibile, buona navigabilità a 6 nodi, nessuna persona in acqua […]. Il sistema di monitoraggio satellitare di Eagle 1 rileva una telefonata partita dalla barca verso la Turchia, i portelloni di bordo aperti e una significativa risposta termica», cioè una ingente presenza di persone osservate con le telecamere a rilevazione termica. Al momento della segnalazione di Frontex il mare in quella zona era stimato a forza 4 su 9 della scala Douglas, quindi molto mosso e con onde fra 1,25 e 2,5 metri.

Il regolamento del 2014 dell’Unione Europea con cui venne modificato il mandato di Frontex prevede all’articolo 9 che va considerata in pericolo qualsiasi imbarcazione la cui «efficienza operativa è stata compromessa al punto di rendere probabile una situazione di pericolo». Per chi lavora con i soccorsi in mare un’imbarcazione verosimilmente piena di migranti, in mare aperto, senza tracce di giubbotti di salvataggio, viene considerata in difficoltà e quindi bisognosa di essere soccorsa.

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