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  • Giovedì 16 febbraio 2023

Il Giappone è composto da molte più isole di quanto si pensava

Sarebbero più di 14mila, più del doppio dell'ultima rilevazione risalente al 1987: lo dice una nuova mappatura

(Joe Hsu/Flickr)
(Joe Hsu/Flickr)

Secondo i calcoli fatti finora, il Giappone è composto da 6.852 isole, di cui molte minuscole e circa 260 abitate. Il numero ufficiale, però, sta per cambiare. I geografi dell’Autorità sulle informazioni geospaziali del Giappone (GSI) stanno completando una mappatura digitale del paese con nuovi strumenti molto più precisi di quelli utilizzati durante l’ultima mappatura, avvenuta trentacinque anni fa, e hanno scoperto che le isole giapponesi sono più del doppio: almeno 14.125.

L’ultimo rilevamento, risalente al 1987, era stato effettuato dalla guardia costiera giapponese utilizzando delle mappe cartacee per contare le isole, definite dal Giappone come le masse terrestri che hanno una circonferenza minima di 100 metri. Nel 2021, però, il fatto che ci fossero soltanto 6.852 isole era stato messo in dubbio da un deputato del Partito liberale (il principale partito di maggioranza), secondo cui «un’accurata comprensione del numero di isole è un’importante questione amministrativa correlata all’interesse nazionale».

Per la nuova mappatura, i geografi hanno mantenuto il criterio dei 100 metri di circonferenza, ma hanno contato le isole utilizzando delle mappe digitalizzate, incrociando poi le informazioni con varie fotografie aeree. Sia per la mappatura del 1987 che per quella attuale le isole sono state definite come «aree di terra formate naturalmente, circondate dall’acqua, che rimangono sopra al livello dell’acqua anche durante l’alta marea», in linea con la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare.

(Wikimedia commons)

Il governo dovrebbe rendere pubblico il nuovo numero di isole a marzo perché la GSI sta ancora apportando gli ultimi aggiustamenti al numero esatto di isole. La nuova rilevazione, comunque, non cambia né la dimensione totale del territorio nazionale – calcolata utilizzando la stessa mappa digitale – né l’estensione delle acque territoriali, ovvero la porzione di mare adiacente alla costa di uno stato su cui esercita la propria sovranità territoriale in base al diritto internazionale.