Francesco Rocca sarà il nuovo presidente del Lazio

Ha superato il suo principale avversario di circa 20 punti percentuali: l'affluenza è stata molto bassa, al 37 per cento

(Cecilia Fabiano/LaPresse)
(Cecilia Fabiano/LaPresse)

Alle 15 si sono chiusi i seggi per votare alle elezioni regionali nel Lazio per rinnovare il consiglio regionale ed eleggere il nuovo presidente: sarà Francesco Rocca, il candidato della destra. Lo spoglio dei voti è ancora in corso ma è già molto affidabile, visto che sono state scrutinate 4.922 sezioni su 5.306: Rocca è al 53,87 per cento, davanti al candidato del centrosinistra Alessio D’Amato, al 33,39 per cento. La candidata del Movimento 5 Stelle, Donatella Bianchi, è terza con circa l’11 per cento.

Per quanto riguarda le liste, Fratelli d’Italia è ampiamente il primo partito con il 33,71 per cento, quasi 14 punti percentuali in più del Partito Democratico, al 20,14 per cento. Il terzo partito è il Movimento 5 Stelle con circa l’8,6 per cento, mentre Lega e Forza Italia sono entrambe sopra l’8 per cento.

Il risultato di Rocca era stato ampiamente previsto dai sondaggi pubblicati prima del voto: la gran parte lo dava in vantaggio su D’Amato di almeno 5-6 punti percentuali, alcuni anche di 10 punti. L’affluenza è stata estremamente bassa a queste regionali, nel Lazio è stata al 37,2 per cento, la più bassa di sempre per una regione italiana. Nel 2018 era stata del 66,4 per cento, ma si votava in un giorno solo e in concomitanza con le elezioni politiche.

– Leggi anche: Le elezioni regionali con l’affluenza più bassa di sempre

Il Lazio viene da 10 anni di governo di centrosinistra in cui il presidente è stato Nicola Zingaretti, che in questo ruolo aveva guadagnato una visibilità tale da diventare segretario del Partito Democratico tra il 2019 e il 2021. Per Francesco Rocca invece questa era la prima candidatura politica: prima era stato presidente della Croce Rossa italiana e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR), e ancora prima aveva avuto vari incarichi in ambito sanitario: direttore generale dell’ospedale Sant’Andrea di Roma; componente del consiglio di indirizzo dell’Istituto “Spallanzani” di Roma; commissario straordinario della ASL Napoli 2; e direttore generale dell’Istituto Dermatologico di Roma.

In campagna elettorale si è parlato del suo passato. Quando aveva 19 anni, infatti, Rocca fu condannato a tre anni di carcere e 7 milioni di lire di multa per spaccio di eroina. All’epoca entrò in contatto con un gruppo criminale proveniente dalla Nigeria che doveva vendere un grosso quantitativo di eroina nei quartieri a sud di Roma, verso il litorale di Ostia. Rocca accettò di fare da tramite, senza sapere che i Carabinieri stavano indagando proprio su quel giro. Venne arrestato e confessò poco dopo.

Rocca è tornato spesso su questa vicenda, sostenendo che gli sia servita come lezione e per cambiare in meglio la sua vita. Quando fu nominato presidente della FICR disse: «Bisogna imparare dagli errori e migliorarsi ogni giorno che passa. L’umanità è fragile e ogni individuo può sbagliare».