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  • Martedì 7 febbraio 2023

Come ci è finito al Galatasaray Nicolò Zaniolo

Uno dei calciatori italiani più talentuosi ha passato dei mesi travagliati, e dalla Roma andrà a giocare in Turchia

Nicolò Zaniolo (Mattia Ozbot/Getty Images)
Nicolò Zaniolo (Mattia Ozbot/Getty Images)
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Nicolò Zaniolo, il giocatore della Roma rimasto fuori squadra dopo aver provato a trasferirsi altrove nella finestra invernale del calciomercato, e che per questo era stato al centro delle cronache sportive nelle ultime settimane, verrà infine acquistato dal Galatasaray, la squadra di Istanbul in testa al campionato turco. Il trasferimento sarà possibile perché in Turchia la finestra invernale per acquistare giocatori finisce domani, mercoledì 8 febbraio, mentre in Italia si era chiusa il 31 gennaio.

La Roma aveva acquistato Zaniolo nel 2018 dall’Inter, che lo aveva a sua volta inserito come contropartita per prendere il centrocampista belga Radja Nainggolan. Zaniolo aveva ancora diciotto anni ed era stato notato in precedenza dall’allora direttore sportivo della Roma, lo spagnolo Monchi, durante una partita del campionato Primavera.

Zaniolo venne valutato 4,5 milioni di euro e fu un affare notevole, per la Roma. Venne convocato in Nazionale da Roberto Mancini prima ancora di esordire in Serie A, e poi giocò la sua prima partita con la Roma in Champions League contro il Real Madrid. All’Inter, invece, Nainggolan durò meno di una stagione, tra problemi fisici e disciplinari, nonostante i quasi 40 milioni di euro pagati per averlo.

Già alla prima stagione Zaniolo divenne titolare nella Roma e una grande risorsa per la ricostruzione della Nazionale, reduce dalla mancata qualificazione ai Mondiali in Russia. Si dimostrò un calciatore piuttosto completo e moderno: superiore alla media sia tecnicamente che fisicamente, e affine al gol. A gennaio del 2020 però si ruppe i legamenti crociati del ginocchio destro: tornò alla ripresa del campionato dopo la sosta per la pandemia, ma a settembre si infortunò di nuovo, all’altro ginocchio, saltando tutta la stagione 2020/21.

Era poi tornato a giocare nella nuova Roma allenata da José Mourinho a fine agosto del 2021, nella stagione conclusa poi con la vittoria della Conference League, decisa in finale proprio da un suo gol.

In questi anni Zaniolo ha dato prova di poter essere un giocatore di alto livello, ma è stato spesso bloccato, se non intralciato, da tutta una serie di problemi. Fisici innanzitutto: a 23 anni ha già avuto due infortuni seri e tanti piccoli acciacchi. Anche per questo non ha mai trovato un vero e proprio ruolo: ha giocato mezzala, esterno, trequartista e seconda punta, spesso per coprire all’occorrenza le carenze della rosa, senza mai trovare un suo spazio definitivo.

Zaniolo con il trofeo della Conference League (Justin Setterfield/Getty Images)

Nella prima parte della stagione in corso, pur giocando con regolarità, non ha inciso come ci si aspettava, e questo ha pesato particolarmente in una squadra che già di per sé fa fatica a segnare. Ha poi giocato la sua penultima partita stagionale con la Roma l’8 gennaio contro il Milan: alla successiva, l’ultima, contro il Genoa in Coppa Italia, era stato anche fischiato dal pubblico dell’Olimpico.

Negli ultimi mesi una parte della tifoseria romanista gli era diventata ostile. Oltre che per il rendimento in campo sotto le aspettative, anche per questioni più personali. La carriera di Zaniolo infatti non è stata per nulla facilitata dalla grande esposizione mediatica avuta negli ultimi anni, in quanto giovane talento apparentemente destinato a livelli sempre più alti. La sua vita privata è finita spesso su giornali, radio e televisioni in modo anche piuttosto invadente, cosa che ha complicato il suo rapporto con una città che nel calcio non ha mezze misure ed è nota per portare in trionfo velocemente i calciatori più amati, e per accanirsi contro di loro con altrettanta rapidità quando le cose si mettono male.

Zaniolo avrebbe chiesto di essere ceduto a gennaio, facendo leva sulla scadenza del suo contratto prevista il 30 giugno 2024. Con l’avvicinarsi della scadenza, le società sanno di poter ottenere sempre meno dalla vendita di un calciatore, che può aspettare la fine del contratto e farsi ingaggiare a costo zero da un’altra squadra: più ci si avvicinava all’estate del 2024, insomma, e più la Roma avrebbe rischiato di perderlo senza guadagnarci niente, o a un valore decisamente ridotto, nel migliore dei casi.

Sono iniziate quindi delle trattative, con il Milan e con gli inglesi del Bournemouth, entrambe però fallite perché non soddisfacevano le richieste o della Roma o del calciatore. A fine mercato, con la prospettiva di restare a Roma, ma fuori squadra per i prossimi sei mesi almeno, Zaniolo si era quindi rimesso «a disposizione», anche se difficilmente avrebbe ripreso il suo ruolo. Verso la chiusura del mercato Mourinho aveva detto che «purtroppo» Zaniolo sarebbe rimasto, criticando inoltre la sua stessa società per la linea troppo morbida con cui aveva gestito la vicenda.

Alla fine la situazione è stata risolta dal Galatasaray, una squadra che ciclicamente torna a investire molto nel mercato e approfitta specialmente di queste occasioni per prendere giocatori di alto livello a costi contenuti. È così per esempio che la scorsa estate aveva preso in prestito Mauro Icardi, in esubero al Paris Saint-Germain, o due giocatori a fine carriera come Dries Mertens e Juan Mata.

Nel caso di Zaniolo, il Galatasaray se la caverà pagando circa 20 milioni di euro alla Roma, meno dell’offerta presentata dal Milan, e rifiutata, a fine gennaio. Per il giocatore un trasferimento all’estero potrebbe essere la scelta migliore, visto come si erano messe le cose. Potrà ricominciare la stagione in una squadra competitiva, in corsa per vincere un titolo nazionale. E soprattutto potrà allontanarsi per un po’ da certi ambienti di certo non favorevoli.

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