Neftlix è ancora indecisa su come evitare la condivisione delle password

In un annuncio poi cancellato introduceva un nuovo sistema per bloccare l'accesso al profilo a chi non vive insieme

(Pixabay)
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La piattaforma di streaming Netflix ha pubblicato martedì una nuova pagina sul proprio sito dedicato all’assistenza clienti. Al suo interno, annunciava le nuove misure per limitare il più possibile la possibilità di condividere un account tra persone che non vivono nella stessa casa. La pagina, che faceva riferimento alle persone abbonate negli Stati Uniti, è stata rimossa dopo un paio di giorni. Un portavoce di Netflix si è scusato per l’errore, dicendo che «per un breve periodo di tempo sono state pubblicate in altri paesi delle informazioni che sono applicabili solo a Cile, Costa Rica e Perù», dove l’azienda sta testando un sistema per ostacolare la pratica della condivisione degli account, e che non ha ancora deciso come muoversi per quanto riguarda i propri utenti registrati negli Stati Uniti.

Secondo Netflix, che al momento conta più di 230 milioni di abbonati a livello globale, circa 100 milioni di altre persone utilizzano il servizio con le credenziali di accesso di qualcun altro. Per l’azienda, che negli ultimi anni sta avendo difficoltà a continuare ad attrarre nuovi abbonati per via dell’enorme aumento della concorrenza da parte di altri servizi di streaming di qualità, è un problema. Soprattutto in Nord America, dove il mercato è più saturo di alternative e quasi tutte le persone che sono disposte a pagare per il servizio di Netflix lo stanno già facendo.

Non si sa ancora se il sistema per mettere fine alla condivisione dell’account che si sta testando in America Latina verrà copiato tale e quale anche negli altri paesi o se l’azienda cercherà delle nuove soluzioni. La pratica di condividere la password del proprio account con amici, parenti e partner con cui non si vive è molto radicata tra chi usa il servizio, e l’annuncio ha ottenuto moltissime critiche prima di essere cancellato.

Per il momento, ciò che si sa è che sotto il nuovo sistema introdotto in Cile, Costa Rica e Perù si potrà condividere l’account solo tra i conviventi della persona che paga il profilo: Netflix intende controllare che i dispositivi legati a un account – cellulari, tablet, computer o smart tv – si colleghino almeno una volta ogni 31 giorni dall’indirizzo IP del router wi-fi con cui la persona a cui appartiene l’account si collega per usare la piattaforma (criterio che, preso alla lettera, potrebbe comunque permettere di aggirare la regola della convivenza).

L’intenzione è bloccare l’accesso all’account ai dispositivi che al termine dei 31 giorni non si fossero mai collegati dalla posizione principale, cioè dalla casa di chi paga l’abbonamento, costringendoli a creare un nuovo account – e pagarlo – per finire il film o la serie che stavano guardando, e offrendo la possibilità di conservare suggerimenti, cronologia di serie e film già visti o salvati e altre impostazioni.

«Queste misure rappresentano un primo passo ragionevole per evitare un massiccio esodo di utenti che condividono l’account», diceva la pagina poi cancellata. «Se non soddisferanno le aspettative di Netflix nel frenare la condivisione delle password, potrebbero seguire misure più severe, come addebitare delle cifre extra agli utenti che continuano a fornire le proprie credenziali ad altre persone. Netflix ha iniziato a testare metodi per addebitare tre dollari agli utenti quando qualcuno fuori dal loro nucleo domestico effettua l’accesso al proprio account in diversi paesi dell’America Latina nel 2022», si leggeva.