Il fondo statunitense KKR ha presentato un’offerta per acquistare una quota della rete di Tim

(ANSA / MATTEO BAZZI)
(ANSA / MATTEO BAZZI)

Giovedì il fondo d’investimento statunitense KKR ha presentato un’offerta non vincolante per acquistare una quota della rete di Tim.

L’offerta prevede una partecipazione di KKR (di cui non è stata definita l’entità) in una nuova società che includa tutta l’infrastruttura di rete di Tim, le attività di FiberCop (azienda che si occupa dello sviluppo e della posa dei collegamenti in fibra ottica, di cui Tim è la principale azionista e in cui KKR ha già il 37,5 per cento delle quote) e una partecipazione in Sparkle (società che gestisce infrastrutture di rete internazionali, di proprietà di Tim). Lo scorso anno KKR aveva presentato un’altra offerta per acquistare il 51 per cento del capitale di Tim, quindi della società stessa e non dell’infrastruttura di rete. Dopo lunghe trattative, l’offerta però era stata respinta.

Il consiglio di amministrazione di Tim si è riunito in giornata per valutare l’offerta e si riunirà nuovamente il prossimo 24 febbraio: del consiglio fanno parte la società francese Vivendi, con il 23,7 per cento delle azioni, e Cassa Depositi e Prestiti, società controllata dal ministero dell’Economia, con il 9,8 per cento. Nel caso in cui le condizioni non si rivelassero vantaggiose per l’Italia, il governo potrebbe imporre il cosiddetto “Golden Power”, l’insieme di norme e leggi che consentono di impedire acquisizioni di società di interesse strategico per l’Italia da parte di aziende straniere.

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